Penelope Cruz a Firenze per Chanel: "Nella manualità degli atelier rivedo mia nonna"

L'attrice premio Oscar, ospite d'onore per il defilé di Chanel alla Leopolda, è intervenuta alla Camera di Commercio per l'incontro con il presidente di Chanel Bruno Pavlovsky e 250 studenti

Firenze, 7 giugno 2022 - “Ogni volta che entro negli atelier di Chanel e vedo muoversi le mani degli artigiani ripenso a mia nonna al mio paese in Spagna che lavorava a ferri e mi faceva i maglioni. Quanta pazienza e quanta bravura!”. Penelope Cruz si lascia andare a un ricordo privatissimo, stamani nella sala convegni della Camera di Commercio di Firenze dove è l’ospite d’onore dell’incontro tra il presidente di Chanel Bruno Pavlovsky e 250 studenti di Politecnico e Polimoda, Accademia di Costume e Moda di Roma, e Bocconi e l’Alta Scuola di Pelletteria presieduta da Franco Baccani, per parlare di lusso e maison del lusso internazionale. La diva premio Oscar, bellissima nel tailleur Chanel di cui è ambasciatrice nel mondo dal 2018, giacchino e shorts azzurri, calze nere a velare le gambe snelle sui tacchi 12, è a Firenze perché era in prima fila alla Stazione Leopolda per la riedizione della sfilata Métiers d’Art, insieme a altri 1070 ospiti tra i quali anche Sofia Coppola.

“Credo molto nel valore del rallentare questa corsa forsennata dei tempi d’oggi - continua Penelope Cruz - e ripenso con nostalgia agli anni Novanta dove c’era un equilibrio perfetto tra tradizione e tecnologia. Ecco, oggi forse siamo andati troppo avanti, ci siamo un po’ persi, giovani e meno giovani. Io sono preoccupata del modo in cui usiamo la tecnologia - dice ancora la Cruz - e mi preoccupo molto, specie per i giovani. Auspico un ritorno ai rituali, alle cose d’altri tempi…”. Rimpiange la grande normalità della sua infanzia, la devozione al lavoro e al dettaglio di cui lavora con le mani, la passione delle petite mains degli atelier, “da Chanel mi trovo come in famiglia, siamo tutti amici”, la magia del lavoro degli artigiani “che creano arte tutti i giorni”.

Nella manualità degli atelier rivedo mia nonna”, aggiunge l’attrice che confida di aver avuto per mentori mamma e papà (che oggi non c’è più). “Mia madre è la mia migliore amica, aveva 21 anni quando mi ha avuta, è una donna forte e sincera, divertente, mi rivolgo sempre a lei per i consigli. E’ brutalmente sincera!”, conclude Penelope.

Non manca un ricordo commosso e partecipe a Karl Lagerfeld che la scelse come ambasciatrice e non mancano i complimenti per la direttrice artistica di Chanel, Virginie Viard, “che è bravissima”. Virginie stasera non sarà a Firenze perché questa di Firenze è una replica della sfilata Mètiers che si è tenuta a dicembre scorso a Parigi.

C'è però tutto lo spirito del brand alla Stazione Leopolda invasa da gigantesche camelie di carton gesso su pareti bianche di plissé, secondo lo spirito di Mademoiselle Coco e della sua grande passione per questo fiore. Passerella sontuosa tra due nastri neri di sedute, prima e seconda fila soltanto, e indosso alle modelle i vestiti della collezione con i migliori pezzi di Chanel per ricamo, piume, gioielli preziosi, accessori di lusso, abiti da sera di sogno.

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro