Giovan Battista Giorgini, il primo libro sul padre della moda italiana

La storia del grande manager raccontata attraverso una profonda rilettura dell'Archivio Giorgini. Il presidente del Centro di Firenze per la Moda Italiana Antonella Mansi: "È un pezzo della nostra identità"

Giovan Battista Giorgini

Giovan Battista Giorgini

Firenze, 12 gennaio 2023 - “Giovan Battista Giorgini è un pezzo della nostra identità”. Comincia da qui Antonella Mansi, presidente del Centro di Firenze per la Moda Italiana, a parlare della figura di Giovan Battista Giorgini, il buyer e grande manager che a Firenze ha inventato il Made in Italy fin dalla prima sfilata d’alta moda nel salotto di casa sua nel febbraio 1951 e poi col balzo in Sala Bianca a Palazzo Pitti ha fatto delle passerelle fiorentine il fiore all’occhiello del fashion internazionale fino al 1965. “Oggi la sua eredità è negli occhi degli imprenditori che espongono a questo Pitti Uomo 103, qui in Fortezza fino a domani”, ha continuato Antonella Mansi durante la presentazione del volume che racconta la vita e le opere straordinarie di “Bista”Giorgini, questo visionario conoscitore e conosciutissimo buyer italiano in America fin dagli anni Trenta e poi nel dopoguerra della rinascita, alfiere dell’alto artigianato italiano e fiorentino come delle nostre sartorie d’alta moda. Tutti sanno che è stato il ‘padre della moda italiana’, ma in pochi conoscono il lungo percorso che portò Giovanni Battista Giorgini a organizzare la leggendaria sfilata del 12 febbraio 1951 a Villa Torrigiani. L’evento con cui la moda italiana mosse i primi passi sulla scena internazionale, per poi ‘trasferirsi’, sempre su idea di Giorgini, nella Sala Bianca di Palazzo Pitti. E quasi nessuno sa che per poco la nascita della moda italiana non avvenne a New York invece che a Firenze.

 

G.B. Giorgini and the Origins of Made in Italy”  è il primo libro che racconta questa storia straordinaria, che non riguarda solo la nascita della moda italiana ma appunto del Made in Italy, e lo fa attraverso una profonda rilettura dell’Archivio Giorgini, l’enorme documentazione da lui stesso lasciata, relativa alla sua vita sia privata che lavorativa. Di proprietà di Neri Fadigati, nipote di Giorgini, che lo ha ritrovato l’archio del nonno in casa a Bagno a Ripoli, ordinato magnificamente con foto e documenti rarissimi dalla zia Matilde, e consegnato nei primi anni Duemila all’Archivio di Stato perché ne custodisse i tanti volumi rilegati in cuoio fiorentino con il racconto di una storia che ha sempre dell’incredibile. E invece è vera. Alla presentazione del volume edito dal Gruppo Editoriale di Alex Vittorio Lana e Matteo Parigi Bini, con la cover che non poteva che essere bianca, c’erano Alessio de’Navasques che ha introdotto Neri Fadigati che ha curato tutta l’opera, Gianluca Bauzano, Eva Desiderio, Antonella Mansi, Massimiliano Giornetti, Antonella Mansi e Grazia D’Annunzio, hanno partecipato molti ragazzi delle scuole di moda a cui principalmente il libro è dedicato per permettere loro di conoscere questa storia per troppo tempo dimenticata e ora invece tornata in tutta la sua forza evocativa ed emozionale.

“Bisogna imparare ad usare gli archivi in maniera contemporanea - ha detto il direttore di Polimoda Massimiliano Giornetti che con la ricerca di alcuni studenti e il finanziamento ha sostenuto l’edizione del volume - perché sono una fonte per attingere informazioni per il futuro, vera espressione culturale. Come 75 anni fa. L’intuizione di Giorgini per un Made in Italy autentico non è stata un’etichetta ma l’espressione di valori alti”. Ora sarebbe molto bello riuscire a digitalizzare l’Archivio Giorgini, magari con una partnership tra Centro di Firenze per la Moda Italiana e Polimoda.  Ed eccolo il coffee table book di oltre 230 pagine, in inglese e italiano - a cura di Neri Fadigati e edito da Gruppo Editoriale in collaborazione con Polimoda - dove dell’archivio si svelano non solo le foto storiche, ma anche lettere, inviti, programmi, articoli e altri materiali dell’epoca. Aprono il volume i contributi di chi Giorgini l’ha conosciuto, come lo stilista Roberto Capucci, e di grandi personaggi della moda come Ferruccio Ferragamo, Laudomia Pucci, Bruce Pask, Men’s Fashion Director di Bergdorf Goodman e Neiman Marcus, e Antonella Mansi, presidente del Centro di Firenze per la Moda Italiana. In queste pagine i giovani creativi soprattutto possono trovare i capi che hanno fatto la grande la moda italiana e i modelli, alcuni ormai di più di 70 anni fa, che risultano ancora oggi di grande attualità. Con firme come Simonetta, Schuberth, Fontana, Marucelli, Veneziani, Fabiani, Galitzine, Emilio Pucci, Roberto Capucci, Valentino e molti altri. “”G.B. Giorgini and the Origins of Made in Italy è vendita al costo di € 49 nelle migliori librerie d’Italia, oltre che su gruppoeditoriale.com e sui principali portali di vendita online.

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