SANDRA NISTRI
Firenze

Sesto Fiorentino: Matteo, baby talento del motociclismo, sogna in sella alla Honda

Diciassettenne protagonista nel campionato Supersport. Ma i costi per gare e prove in pista sono alti e tutti a suo carico

Ceccarelli corre da quando ha 8 anni. Il team Honda gli ha affidato la propria moto per il campionato SuperSport 300 CIV

Sesto Fiorentino, 29 agosto 2017 - La sua passione per la velocità se l’è voluta tatuare anche su un braccio dove campeggia una grande scritta dedicata alla guida di una moto. Matteo Ceccarelli ha 17 anni e gli addetti ai lavori lo considerano un talento sulle due ruote. Un talento riconosciuto, recentemente, anche dal team Honda che, dopo un test effettuato a Latina nel maggio scorso, gli ha affidato una propria moto per il campionato italiano SuperSport 300 CIV.

La fiducia è stata per il momento ripagata perché in una corsa successiva disputata a Misano Matteo è arrivato quarto in Gara 1 e terzo in Gara 2 e in quella dopo al Mugello si è piazzato al secondo posto in Gara 1. Il prossimo impegno è ora fissato per il fine settimana tra il 22 e 23 settembre ancora sul circuito del Mugello e l’obiettivo è quello di migliorarsi ancora: «Ho sempre avuto la passione per le moto- racconta il giovane centauro- ed ho iniziato a guidare le minimoto nella struttura Sestopista dell’Osmannoro quando avevo circa 8 anni. Mi piacerebbe moltissimo continuare nelle Superbike visto che ho intrapreso questo tipo di percorso e la possibilità che la Honda mi ha offerto è importante ma è molto difficile».

Pur con tutto l’impegno possibile negli allenamenti (non solo uscite in pista ma anche jogging e giri in bicicletta per mantenere la forma) e il tempo da dividere con gli impegni scolastici all’Iti Leonardo da Vinci di Firenze, infatti il problema maggiore è dato dai costi che questo tipo di sport comporta, difficilmente sostenibili da una famiglia ‘normale’: «Il costo di iscrizione per ogni gara- dice infatti Simona mamma di Matteo- è di 3mila euro e a nostro carico sono anche la manutenzione del mezzo e le riparazioni dei danni in caso di caduta o di incidente. In più dobbiamo pagare anche tutte le giornate di prove in pista che, a differenza di quanto accade ad esempio in Spagna, in Italia hanno costi molto alti: per una giornata la quota è anche di mille euro».

 Spese dunque ingenti e difficili da sostenere per chi non ha finanziamenti esterni. Da qui l’appello di Matteo: «Mi piacerebbe- dice - trovare anche qui sul territorio di Sesto dove vivo degli sponsor che potessero sostenermi e darmi la possibilità di continuare a correre visto che è la mia grandissima passione. Sarebbe davvero importante». Nei giorni scorsi i genitori di Matteo hanno incontrato anche il sindaco Lorenzo Falchi cui hanno chiesto non certo un sostegno economico ma comunque un appoggio per far sì che il sogno del figlio continui.