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Calcio, Semplici orgoglio di Firenze: porta la Spal in A, è il mister del momento

Dopo una carriera in varie squadre toscane da giocatore, è in panchina che ha tirato fuori il meglio

Semplici, a sinistra, con il presidente della Spal Mattioli a Terni

Firenze, 13 maggio 2017 - Al triplice fischio nello stadio "Liberati" di Terni ha mostrato all'inizio una gioia contenuta. Poi è esploso, correndo verso il settore ospiti, quello dei tifosi spallini accorsi in massa. Leonardo Semplici, fiorentino doc, è l'allenatore del momento. Dopo le varie esperienze toscane e quella, significativa, nelle giovanili della Fiorentina, ha trovato la sua dimensione a Ferrara.

Compiendo uno storico doppio salto, quello dalla Legapro alla B nel 2015/2016 e quello, storico, 49 anni dopo, dalla B alla A. Il verdetto è arrivato in un caldo pomeriggio di maggio, in un sabato 13 che adesso Ferrara scolpirà nella memoria. Firenze ha dato molto calcisticamente a Semplici e viceversa. Dalle sue gestioni delle giovanili sono passati tanti giocatori interessanti, tra cui Bernardeschi, ora a sua volta uno degli oggetti del desiderio del mercato di Serie A. Per Semplici quella della Spal è stata (e forse sarà, se come sembra sarà riconfermato) una palestra importante. 

«Devo ringraziare il mio presidente ed il mio direttore sportivo - ha detto dopo la partita di Terni - per quanto hanno fatto. Basti pensare che siamo al diciottesimo posto come monte ingaggi, evidentemente si è fatto un gran lavoro. Poi c'è da dire che abbiamo scelto i giocatori non solo per le loro qualità tecniche, ma anche umane e questo è stato importante. Quale sarà il mio futuro? Ora mi godo questo momento e poi si vedrà».

A Semplici sono arrivati in queste ore i complimenti di diversi "conterranei" illustri. Tra gli altri, il segretario del Pd Matteo Renzi e il ministro dello sport Luca Lotti, due toscani molto appassionati di calcio e profondi conoscitori delle qualità di Semplici, che ha dedicato la promozione della Spal alla famiglia. Giocatore di discreto livello in diverse squadre toscane, la svolta per lui è arrivata in panchina. E' a bordocampo che ha dato il meglio di sé. E' partito dal San Gimignano per poi approdare al Figline (riportato tra i professionisti), quindi le esperienze di Arezzo e Pisa prima di approdare alle giovanili viola. Ora l'ultimo atto di quest'anno, l'ultima giornata di campionato cadetto. Poi il ritorno a Firenze per raccogliere i complimenti della sua città.