Le finte mime sono tornate a Firenze: ecco come derubano i turisti

Era dal 2019 che le artiste fasulle non si vedevano in città. Le guide: "Mettiamo i visitatori in guardia ma in tanti ci cascano"

Una delle finte mime in azione

Una delle finte mime in azione

Firenze, 11 aprile 2023 - Con l'arrivo della primavera sono tornate le finte mime che con i loro gonnelloni lunghi e bianchi e il viso dello stesso colore, incantano gli ignari turisti di tutto il mondo. Era dal 2019 che le artiste fasulle, di solito accompagnate da “gentiluomini” con i cappelli che ricordano i più abili giocolieri, non si vedevano. Con il primo giorno di primavera hanno fatto di nuovo capolino in città tra gli occhi stupiti di chi credeva che avessero lasciato Firenze. E invece non solo sono tornate ma sono diventate molto più abili tanto che nel weekend di Pasqua sono riuscite a spillare diverse banconote agli ignari visitatori provenienti da tutto il mondo.

“Ero con una comitiva di turisti quando ho rivisto una delle due. Con il covid e dopo la lunga battaglia a colpi di segnalazioni sembrava fossero state allontanate” non usa giri di parole Marco Verzì, il presidente Federagit Confesercenti Firenze. La donna, avvistata a spasso per il centro, si muove con disinvoltura da piazza della Signoria fino a via del Corso per poi soffermarsi nei pressi della Casa di Dante dove ha cercato di intrattenere una classe in gita abbracciando gli studenti o stringendo loro ripetutamente la mano, per poi chiedere insistentemente soldi. Un "giochino" che tra il 2016 e il 2018 è costato alle mime diverse denunce da parte della polizia municipale e anche un foglio di via obbligatorio con divieto di rientro nel territorio del comune di Firenze per tre anni. Ma ora le artiste fasulle sono tornate. Le guide turistiche fiorentine non hanno nessuna intenzione di dargliela vinta e hanno cominciato a raccogliere le foto per l'album “Sono tornate”. Lo stesso titolo che avevano dato al dossier realizzato nel 2019 sempre a testimonianza dello stesso fenomeno.

Dopo uno stop di quattro anni dovuto ai divieti di allontanamento e al covid, le esperte (con trucco) dell'elemosina insistente tornano quindi a fare capolino in centro. D’altra parte da vere professioniste fiutano l’affare e seguono i flussi di visitatori che, molto spesso, si lasciano ingannare dai larghi sorrisi e dalle strette di mano. “Io metto sempre in guardia i miei turisti – aggiunge Verzì – ma ci sono molti, soprattutto orientali, che ci cascano. Le scambiano per vere artiste di strada”.  D'altra parte cadere nella trappola è veramente semplice: si offrono per dispensare consigli, si concedono per foto o per baciamano e in pochi secondi il gioco è fatto: spillano i portafogli e spariscono nel nulla.

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