ROSSELLA CONTE
Firenze

Lavoratori Erp in presidio per il rinnovo del contratto nazionale

In Toscana 11 aziende coinvolte che gestiscono un patrimonio di 6mila immobili

Il sit in (Foto Cabras / New Press Photo)

Firenze, 20 febbraio 2024 - Quasi cento lavoratori delle aziende di edilizia residenziale pubblica si sono riuniti in presidio davanti alla sede della Regione Toscana per chiedere il rinnovo del contratto nazionale Federcasa, scaduto dal 2021.

La protesta, indetta dalla Funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil, punta a un incremento economico che tuteli i salari dall’inflazione e il riconoscimento degli arretrati legati al mancato rinnovo del contratto nazionale. Uno sciopero unitario e nazionale, resosi necessario a seguito dello stallo di una trattativa che non offre al momento nessuno sbocco: è il pensiero delle organizzazioni sindacali.  

In Toscana, spiega la Fp Cgil Toscana in una nota, ci sono undici aziende pubbliche (Arezzo Casa Spa, Publicasa, Casa Spa Firenze, Edilizia Provinciale Grossetana, Casa Livorno, Erp Lucca, Erp Spa Massa Carrara, Apes, Spes, Edilizia Pubblica Pratese, Siena Casa Spa) che gestiscono un patrimonio di quasi 6mila immobili, con 45mila inquilini. Circa 390 i dipendenti, tecnici e amministrativi per una media regionale di 128 alloggi gestiti per dipendente.

"Sono trascorsi più di venti anni dai processi di aziendalizzazione che hanno trasformato gli istituti pubblici per le case popolari in enti pubblici economici (Aziende Casa), assoggettati alle regole di autonomia di bilancio. Queste aziende gestiscono oggi un patrimonio di edilizia pubblica spesso vetusto, sicuramente insufficiente a garantire risposta alle parti più vulnerabili della popolazione, e in molti casi depauperato da privatizzazioni attuate per far fronte a problemi di bilancio e deficit di gestione. Mettono in campo importanti professionalità e svolgono un ruolo pubblico che garantisce la presa in carico di bisogni sociali importanti, quali il diritto all’abitare" si legge. Bruno Pacini, segretario Fp Cgil Toscana, è chiaro: "Chiediamo alla politica interlocuzioni serie e responsabili e un intervento concreto e strutturalmente definito per rafforzare il sistema di edilizia residenziale pubblica e risolvere seriamente le croniche problematiche sociali legate alle politiche residenziali, affinché siano garantiti i diritti di cittadinanza e la dignità dei cittadini e di chi lavora".

“Siamo venuti a sostenere le rivendicazioni dei lavoratori di Ferdercasa, lavoratori che si interfacciano quotidianamente con gli inquilini delle case popolari e quindi contribuiscono affinché il diritto alla casa diventi realmente un diritto – dice Laura Grandi, segretaria generale del Sunia-. Si tratta di contratti di lavoro non rinnovati da molti anni, per non parlare di tutta la normativa relativa alla sicurezza che è obsoleta”.

Rossella Conte