
Laser (foto Ansa)
Firenze, 16 maggio 2023 - La luce in primo piano per la giornata internazionale istituita dall’Unesco a partire dal 2015. Attraverso la fotosintesi, infatti, la luce è all’origine della vita stessa, e il suo studio ha portato a scoperte che hanno rivoluzionato la società e plasmato la nostra comprensione dell'universo: dalle fonti di energia alternativa ai progressi medici salvavita, dall’Internet superveloce alla sicurezza delle comunicazioni. La ricorrenza, celebrata con tante iniziative in tutto il mondo, cade ogni anno il 16 maggio, anniversario del primo laser funzionante realizzato nel 1960 dal fisico ed ingegnere Theodore Maiman. La giornata internazionale della luce celebra il ruolo che essa gioca nella scienza, nella cultura e nell'arte, come anche nell'istruzione e nello sviluppo sostenibile, ed è un invito a rafforzare la cooperazione scientifica ed a sfruttare il suo potenziale per promuovere la pace. Secoli di ricerca sulle proprietà della luce hanno toccato e cambiato ogni campo della scienza, e la fotonica resta un campo di ricerca chiave per il futuro: dalle tecnologie che migliorano la vista e alimentano gli smartphone, agli strumenti all'avanguardia per l'osservazione dello spazio e fibre ottiche per comunicare tramite Internet. Le tecnologie ottiche svolgono un ruolo chiave anche in medicina, dalla semplice diagnostica e monitoraggio alle opzioni di trattamento avanzate. Un altro ambito in cui la luce è protagonista sono le tecnologie di telerilevamento, che promuovono lo sviluppo di un'agricoltura sostenibile e la protezione degli ecosistemi naturali. Senza contare l'illuminazione moderna, che offre importanti opportunità per migliorare la qualità della vita con soluzioni efficienti ed ecologiche. Arrivando infine anche alle tecnologie fondamentali per il monitoraggio e la previsione dei cambiamenti climatici. Nasce oggi Mario Monicelli nato il 16 maggio del 1915 a Viareggio. Figlio del critico teatrale e giornalista Tommaso, laurea in storia e filosofia a Pisa, Monicelli aveva esordito nel cinema nel 1932 con il corto sperimentale, firmato insieme ad Alberto Mondadori, Cuore rivelatore. Padre della commedia all'italiana insieme a Dino Risi, Luigi Comencini e Steno, ha girato circa 66 film ed è autore di più di 80 sceneggiature. Fra i suoi film più famosi capolavori come Guardie e ladri con Totò; I soliti ignoti (nomination all'Oscar), La Grande guerra (1959) (Leone d'oro a Venezia); L'armata Brancaleone (1965). Ha detto: “Chi ride, ruba alla morte”.