Feysal, Giuda parla fiorentino

Il personaggio chiave del musical ha soli 24 anni ed è stato scelto tra cinquecento attori

Spettacoli

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Firenze 26 agosto 2014 - «Sono stato scelto su cinqucento attori e cantanti in tutta Italia. Ma la produzione era andata anche a Londra a cercare qualcuno che potesse fare Giuda per Jesus Christ Superstar, l’opera rock composta da Webber con i testi di Tim Rice che si ispira alle vicende dell’ultima settimana della vita di Gesù. Poi hanno trovato me. E mi hanno preso subito». Bisogna essere irrequieti come Feysal Bonciani, giovane talentuoso attore cantante fiorentino. A 24 anni è stato scelto da Massimo Piparo per il difficile ruolo di Giuda, antagonista di un attore come Ted Neeley, il ‘Christ’ originale del mitico film. Pronto al sorriso, non passa inosservato. Feysal fa bene sapere che il talento conta. Come è accaduto? «C’erano i provini al Teatro Sistina di Roma, ci sono andato e mi hanno scelto, tutto qui. Una soddisfazione anche perchè ero stato un po’ deluso da altre situazioni, anche se mi hanno dato molto a livello professionale. A Pescara mi hanno dato anche il premio Flaiano».  Quali? «Mi aveva chiamato la Diseny per interpretare Simba nel Re Leone di Londra e poi per la versione tedesca. Tutt’e due le volte sono andato vicinissimo ad ottenere quel ruolo, sempre arrivato alla finalissima. A Londra volevano che lavorassi di più sulla danza. Poi mi hanno chiamato a Milano sempre per Simba nella versione tedesca della Diseny. Sono stato ad Amburgo dopo aver studiato il tedesco per tre settimane filate». Poi? «Anche lì ci sono andato vicinissimo ma non mi hanno scelto. Il ruolo era e rimane stupendo: Re Leone musical è qualcosa di unico.  Feysal il fiorentino, una star.. «Sono nato a Careggi nel settembre nel 1990, la mia famiglia abita a Grassina: anche io quando ci sono. Mi hanno adottato da piccolissimo, perchè dopo Careggi sono stato all’orfanotrofio degli Innocenti. Non ho mai saputo quale pancia mi abbia partorito. E’ come se fosse nato un bambino nero da una famiglia bianca: è molto buffo. Siamo tre fratelli, il più grande è Niccolò, nato nel 1985, poi io, infine c’è Alessandro del 1995 che è un fratello in affido. I miei genitori fanno parte di un’associazione, ‘Cinque pani e due pesci’. Ci vogliamo un bene dell’anima: siamo molto uniti». Che dicono i suoi genitori?  «Credo siano felici di me, mi hanno lasciato correre dietro ai mei sogni di musica e mi sono sempre stati vicini. Mio padre lavorava in banca, mia madre è impiegata in Regione: spero di aver dato loro un po’ di soddisfazioni. Ma è solo l’inizio. Ho tutte le intenzioni di continuare a impegnarmi».  Gli studi hanno influito sulla sua carriera? «Ho studiato allo scientifico Gobetti, ma sono bocciato un anno perchè avevo tante cose in testa. Poi sono passato allo scientifico sportivo e finite le superiori sono andato a Torino a studiare musical e strumenti ballo in una scuola. Da lì sono passato a Milano nella scuola di Chiara Cattaneo. Lo studio serve sempre: niente di quel che fai è inutile nella vita. Questo l’ho capito».  Da grande che vuol fare? «Suono chitarra e pianoforte, poi canto: non posso dire di essere già un musicista, ma compongo canzoni. Vorrei fare un album tutto mio. Questo vorrei».  Feysal: lontano anni luce dai ragazzi acciambellati sotto il tetto paterno anche a trent’anni come gatti di casa decrepiti, senza voglia di dar la caccia ai topi o andar per tetti. Grande Feysal. 

 

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