MAURIZIO COSTANZO
Firenze

Firenze capitale dell’Astrobiologia, successo per la Scuola Internazionale

Ha fatto registrare il sold-out con partecipanti provenienti da più di 25 differenti Paesi, tra cui Giappone, Corea del Sud, Brasile, Messico e Stati Uniti

Scuola Internazionale di Astrobiologia

Scuola Internazionale di Astrobiologia

Firenze, 27 maggio 2024 - Si è conclusa la prima Scuola Internazionale di Astrobiologia presso la Sala Poccetti del Museo degli Innocenti di Firenze. E’ stata riscontrato una notevole affluenza, con il completo sold-out dei posti disponibili, con partecipanti provenienti da più di 25 differenti paesi, tra cui Giappone, Corea del Sud, Brasile, Messico e Stati Uniti, rappresentando tutti i continenti ad eccezione dell’Oceania.

Martedì 21 maggio la Scuola è iniziata ufficialmente con il benvenuto ai partecipanti da parte del Prof. John Robert Brucato (INAF-OAA), Dr. Christian Lorenz (Università di Napoli Federico II, INAF-OAA), Dr. Andrew Alberini (Università di Firenze, INAF-OAA) e i rappresentanti dell’Astrobiology Graduates in Europe (AbGradE). Ogni giornata del Congresso ha rappresentato un argomento diverso nel campo dell’Astrobiologia: martedì – Sistema solare: pianeti e meteoriti, dove sono stati toccati i temi astrobiologici più caldi come Marte e le lune ghiacciate di Giove e Saturno, per poi concludere con i Piccoli Corpi (meteoriti e asteroidi) e la loro formazione. Mercoledì – Astrochimica, con esaustive esposizioni sulle leggi della chimica in ambiente astrofisico come le nubi interstellari o nei dischi proto-planetari. Giovedì – Comparsa ed evoluzione della Vita, passando al mondo della Biologia analizzando come la vita si adatta e sopravvive anche negli ambienti più estremi. Venerdì – Filosofia e Storia della Scienza, consolidando il pensiero critico ed etico alla base di ogni ricercatore scientifico che si rispetti.

Durante queste giornate all’insegna dell’astrobiologia, i partecipanti hanno avuto modo di interagire direttamente con ogni speaker, sia per delucidazioni scientifiche, sia per consigli e suggerimenti riguardo i loro percorsi di studio e future carriere. Inoltre, la Scuola ha previsto lo svolgimento di due workshop e una sessione poster con l’obiettivo di rafforzare il concetto di comunità scientifica e scambio dinamico di conoscenze in un ambiente protetto e non-competitivo, dove si favorisce il dubbio, la domanda, la riflessione piuttosto che la performance. Workshop 1 – La vita umana in ambienti estremi: i partecipanti hanno potuto ascoltare due testimonianze dirette di ricercatori coinvolti in missioni di campionamento e analisi in ambienti terrestri estremi come il deserto dell’Atacama in Cile o il continente Antartico.Workshop 2 – World Cafè format: i partecipanti sono stati divisi in gruppi e seguiti da alcuni degli speaker discutendo di importanti aspetti della vita da ricercatore scientifico come l’interazione con le industrie, equilibrio vita - lavoro, intelligenza emozionale, personal-branding e diversità ed inclusività sul posto di lavoro. I punti salienti di ogni conversazione sono stati riassunti in mappe concettuali o elenchi puntati per poi essere esposti e illustrati agli altri gruppi.

Sessione Poster: i giovani partecipanti hanno avuto la possibilità anche di presentare il proprio lavoro di ricerca scientifico attraverso un Poster dove hanno mostrato e condiviso con gli altri studenti e gli oratori, i propri risultati. Non sono mancati gli eventi sociali, di svago e di convivialità come l’icebreaker aperitivo, la cena sociale e il karaoke per rafforzare appunto quel senso di familiarità e appartenenza ad un gruppo, di amicizie e conoscenze, come quelli che si sono formati durante l’evento, e di cui siamo veramente fieri. Inoltre, è stata organizzata una caccia al tesoro volta alla scoperta dei misteri e delle curiosità storiche e architettoniche della città di Firenze dove l’interazione scientifica lascia spazio all’interazione umana, che abbiamo considerato cruciale per aumentare il senso di comunità e abbattimento di barriere. Il Congresso si è concluso con la cerimonia di premiazione dei tre migliori Poster ed i ringraziamenti finali da parte del comitato organizzatore, consapevoli di aver raggiunto tutti insieme, con non poca fatica, un grande risultato per questa prima edizione della scuola internazionale di astrobiologia, con la speranza di aver lasciato un piccolo segno tra i ricordi dei partecipanti, augurandoci di rivederci al prossimo evento.

“La scintilla che ci ha portato a ideare questo evento nasce dalla consapevolezza che l’Astrobiologia, essendo una scienza relativamente giovane ed in continua crescita, richiede più che mai un percorso di formazione e potenziamento per i giovani ricercatori che hanno intenzione di intraprendere questa strada. Se osserviamo il panorama scientifico internazionale, le missioni spaziali in ottica astrobiologica sono sempre più numerose ed è fondamentale farsi trovare pronti. Inoltre, in un mondo in cui i confini sembrano sempre di più inspessirsi, abbiamo voluto trasmettere il messaggio più internazionale ed inclusivo possibile, aprendo le porte a tutti i paesi del globo poiché crediamo fortemente che la diversità culturale e l’eterogeneità delle idee sia la più grande delle ricchezze, anche in ambito scientifico. Il feedback dei partecipanti è stato entusiasmante, avendo trovato un ambiente giovanile ed informale e allo stesso tempo avendo avuto l’opportunità di interagire con i più grandi esperti del panorama scientifico astrobiologico.

Con molto orgoglio, riportiamo il feedback estremamente positivo anche di quest’ultimi, dichiarando che questo evento sia stato di un’importanza unica e che dovrà essere il primo mattone di una lunga serie di edizioni. Inoltre, particolare successo lo hanno avuto i workshop come ad esempio il World Cafè format nei gruppi di personal branding ed intelligenza emozionale, dove i partecipanti hanno potuto esternare i loro pensieri e timori in un ambiente amichevole e propositivo. Visto il grande successo ottenuto e la grande soddisfazione (anche personale) al termine di questo evento, non abbiamo intenzione mantenere isolata quest’edizione della Scuola Internazionale di Astrobiologia, ma ci auguriamo che sia la prima di tante, eventualmente a cadenza biennale. Avremmo piacere che questa diventi un punto di riferimento e di ritrovo multidisciplinare e internazionale per tutti i giovani ricercatori che condividono la nostra stessa passione”.

Maurizio Costanzo