Fiorentina: buon inizio e qualità persa per strada

Italiano ha sorpreso tutti con Cabral centravanti. Arthur, gran gol e rivincita personale. Poi però certi cambi sono arrivati in ritardo e la squadra ha perso lucidità

Cabral

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Firenze, 4 gennaoio 2023 - Cabral centravanti. Ma chi, Arturone? Sì, lui: sorrisi in tribuna. Ma poi Arturone gioca una buona partita e segna un gran gol carico di kryptonite, chi l'avrebbe mai detto. Merito dunque di Italiano, che durante la sosta per il mondiale ha provato altre soluzioni e poi in campionato ha scelto il giocatore più in forma fregandosene - proprio come ha fatto sempre - degli esperimenti precedenti.

 E fin qui tutto nella norma, perché Italiano è un allenatore che sorprende spesso, se non sempre, gestendo i giocatori con la democrazia di chi non fa sconti. E la prestazione di Cabral ha dimostrato che nessuno viene mai lasciato indietro, proprio quando i momenti sono più complicati. Italiano ha lanciato anche il giovane Bianco, di cui sono evidenti le qualità. Una scelta forzate per le assenze (Amrabat non al top, Mandragora out) ma comunque coraggiosa. Bianco dunque: primo tempo autorevole con alcune scelte da giocatore vero, o comunque di buone prospettive, senza paura di proporsi laddove il gioco ribolle. Ma Bianco è calato alla distanza, ha perso lucidità, gli avversari hanno cominciato a puntarlo per rubargli il pallone.

Sarebbe stato meglio a quel punto sostituirlo, anche se in panchina non c'era l'Amrabat dei tempi migliori, e forse neanche di quelli medi. Italiano si è deciso quando Bianco si è perso Carlo Augusto, che in area ha estratto dal suo repertorio un gran destro calciato, però, da una posizione di completo, assoluto, invidiabile isolamento. Perché con i giovani - parliamo di Bianco - ci vuole pazienza: giusto lanciarli, elogiarli, ma bisogna poi saper accettare i loro errori. La Fiorentina resta decima in classifica e le resta il sapore di una mezza occasione buttata dopo aver giocato un primo tempo promettente. Le partite però continuano per 90 minuti, quasi 100 con i recuperi ormai chilometrici, e bisognerebbe imparare a gestire meglio le forze. E anche le risorse in poanchina, perché da ora in poi la Fiorentina entrerà in apnea giocandosi tutto, o quasi, fra gennaio e febbraio.

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