REDAZIONE FIRENZE

Fiorentina-Basilea, Sousa sfida il passato: "Gli svizzeri hanno un vantaggio: mi conoscono bene"

Europa League, il debutto dei viola è al Franchi contro l'ex squadra dell'attuale tecnico del team dei Della Valle

Paulo Sousa (Shtylla/Germogli)

Firenze, 16 settembre 2015 - "Il Basilea ha un vantaggio, mi conosce bene": così il tecnico della Fiorentina Paulo Sousa alla vigilia di Fiorentina-Basilea, il debutto della Viola nell'Europa League 2015/2016. Una partita non come le altre per Sousa, che sulla panchina del Basilea lo scorso anno ha vinto molto, moltissimo. Il tecnico si sottopone alle domande dei giornalisti: "L'obbiettivo della Fiorentina è sempre vincere tutte le partite e questo lo ho detto dal primo giorno. Non sono un allenatore che pensa a una squadra per pareggiare o perdere. Io costruisco tutto per vincere, poi sappiamo che abbiamo avversari con più qualità. A volte abbiamo avversari con meno qualità ma ci creano comunque difficoltà. L'obbiettivo giorno per giorno è comunque vincere tutte le partite".

Sul Basilea: "Il vantaggio del Basilea è che mi conosce bene. Conoscono bene me anche i miei ex giocatori, che sanno come la penso. Comunque abbiamo delle possibilità, giocando in casa: noi cerchiamo sempre di vincere le partite, come ho già detto".

Cosa prova in vista del match? Deve dimostrare qualcosa? "Provo molta felicità. Dopo aver passato con loro un anno molto positivo ogni momento è buono per rivederci. Questa è una circostanza particolare, giochiamo contro, ma quello che abbiamo passato insieme non si può mai dimenticare. Quando uno smette di giocare a calcio rimane molto dentro di lui. Rimane in un giocatore quello che ha vinto, e con il Basilea abbiamo vinto molto lo scorso anno".

Sul metodo di gioco: "Noi allenatori dobbiamo partire da un'identità precisa della squadra. Il giocatore è al centro, è importantissimo. Ma serve una identità comune sulla fase offensiva e difensiva. Certo, poi serve tempo per l'amalgama, per l'intesa tra i giocatori. Chi gioca deve mantenere un livello di competitività all'interno di questa logica".

Sulla differenza tra calcio svizzero e italiano: "In Svizzera si gioca quattro volte in campionato con lo stesso avversario. C'è anche una pausa invernale che condiziona le squadre svizzere che fanno fatica quando passano il girone di Europa League a trovare non solo la capacità fisica ma anche l'intensità a livello mentale".

Su Blaszczykowski: "In una settimana è difficile vedere la sua condizione fisica. Ha giocato anche in nazionale. Abbiamo fatto una valutazione, abbiamo misurato i suoi equilibri muscolari. Lui è pronto per giocare come tutti gli altri. Per questo vogliamo sempre di più introdurlo in partita, dandogli la possibilità di avere il miglior equilibrio muscolare per far diminuire ogni possibilità di infortunio". Punti di forza della Fiorentina e del Basilea: "Il Basilea ha una grande esperienza a questo livello, insieme alla possibilità che hanno dall'anno scorso di giocare una finale in casa. E' una società che punta tantissimo ad arrivare alla finale. Noi abbiamo qualità, dobbiamo capire bene la nostra organizzazione offensiva. Importante la velocità, senza limiti, guardando la porta avversaria, cercando di fare gol. Abbiamo la possibilità di crescere sul campo