Faber, l'incontro tra ricercatori e imprese nel segno dell'innovazione

La quinta edizione del programma finanziato da Fondazione Cassa di Risparmio prevede l'assunzione di sei ricercatori

FABER

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Firenze, 26 aprile 2024 - Trasferire conoscenze e tecnologie. E' una partnership strategica il rapporto che da cinque anni unisce Fondazione Cassa di Risparmio, Università di Firenze e Confindustria Toscana: un modello virtuoso orientato a coinvolgere ricercatori e aziende che decidono di intraprendere un percorso di crescita, sviluppo e innovazione. L'obiettivo di FABER - il progetto rivolto a studenti che hanno conseguito un titolo accademico nell'ambito dell'alta formazione e alle piccole e medie imprese della Città Metropolitana e della Provincia di Arezzo - è quello di arricchire le competenze dei giovani attraverso un'esperienza in azienda, consentendo al nostro tessuto produttivo di integrare in organico profili altamente qualificati. 

Innovazione e competitività sono le parole chiave di un programma che prevede l'assunzione di sei ricercatori per un anno con un compenso di almeno trentacinque mila euro e un contributo finanziato dalla Fondazione di ventimila: i candidati prescelti - le domande per il bando scadono il 10 giugno e vanno compilate sul sito www.progettofaber.it - potranno contestualmente completare il percorso di dottorato con il benestare dell'Università di Firenze, che intende rafforzare la formazione dei suoi laureati promuovendo il rapporto sinergico tra le aziende e i gruppi di ricerca dell'Ateneo. 

"Il successo di FABER ha già permesso l'inserimento di trentotto ricercatori, testimoniando l'interesse crescente degli imprenditori del territorio verso i temi dell'innovazione - spiega il direttore generale della Fondazione CR Gabriele Gori - Un'opportunità comune per le aziende di investire sul capitale umano e per i giovani di entrare subito in contatto con il mondo del lavoro attraverso il trasferimento di competenze e tecnologie dall'ambito accademico a quello produttivo, mediato dall'inserimento di una figura professionale specializzata". 

"Un progetto a misura di impresa - sottolinea con soddisfazione Azzurra Morelli, vice presidente di Confindustria Toscana Centro e Costa - E un'iniziativa unica nel suo genere, perché costruisce un vero e proprio ecosistema dell'innovazione, dove tutti i soggetti in campo contribuiscono a creare una rete di relazioni e scambi virtuosi, condividendo conoscenze e capacità per produrre servizi e prodotti ad alto valore aggiunto". 

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