Pitti, la riscossa del sistema moda. "Il 2024 sarà l’anno del Made in Italy"

Il ministro Urso all’apertura della kermesse a Firenze: "Sostenere un comparto da 65 miliardi di euro all’anno"

Il ministro Adolfo Uso e il sindaco di Firenze Dario Nardella durante l’apertura dell’edizione numero 105 di Pitti Uomo (New Press Photo)

Il ministro Adolfo Uso e il sindaco di Firenze Dario Nardella durante l’apertura dell’edizione numero 105 di Pitti Uomo (New Press Photo)

Firenze, 10 gennaio 2024 - "Questo 2024 sarà l’anno del Made in Italy – dice il ministro Adolfo Urso inaugurando Pitti Uomo 105 – e non solo perché il 15 aprile sarà la giornata nazionale del Made in Italy e perché in questo mese e in febbraio sono aperte le preiscrizioni al Liceo del Made in Italy che partirà in autunno in tutto il Paese. Ma perché dobbiamo difendere la nostra manifattura, agevolare chi vuole tornare a produrre in Italia con forti incentivi e sgravi, punire severamente la contraffazione, proteggere la nostra manifattura che ha una grande cultura e trasmetterne passione e lavoro nei nostri giovani".

Con un numero di occupati nel sistema moda che interessa 600.000 persone e un giro d’affari di 65 miliardi, il tessile abbigliamento pesa sulle sorti della nostra economia e pochi politici come il ministro Urso lo sanno, perché nei suoi incarichi istituzionali sempre si è occupato di questi temi. E il suo intervento all’apertura di Pitti Uomo 105 è stato apprezzato dai tanti imprenditori presenti, tutti espositori del salone promosso dal Centro di Firenze per la Moda Italiana e da Pitti Immagine. "Ci saranno risorse e riforme – promette Urso – e uno stanziamento di un miliardo di euro per il Fondo Sovrano per il Made in Italy. Il lavoro manuale non è un lavoro di seconda istanza e d’ora in poi deve essere una priorità se vogliamo mantenere i nostri primati manifatturieri". Perciò capi "belli, buoni, ben fatti e anche sostenibili" sul piano ambientale e sociale. A giugno, per il G7, ci sarà un Piano per la Moda di filiera, ha detto Urso.

Firenze Pitti immagine, cena di gala

Grande partecipazione e importanza per i temi trattati all’inaugurazione: "Centro Moda ha grandi progetti di formazione – ha detto la presidente Antonella Mansi – anche con UniCredit che ha fondato un’Academy ad hoc e non c’è miglior tema di questo per celebrare i 70 anni quest’anno del Centro". Mansi è in scadenza di questo suo secondo mandato, ma sia il sindaco di Firenze Dario Nardella che il presidente di Pitti Immagine Antonio De Matteis si sono augurati che possa essere ancora riconfermata. "Ringrazio Antonella per il suo lavoro – ha detto Nardella –. Non sono contrario al terzo mandato, come sapete", ha detto il sindaco. Dicendosi anche felice della presenza del ministro Urso che testimonia l’attenzione a Pitti Uomo che "grazie alle imprese è cresciuto". Bene anche per la situazione del cantieri della Fortezza e dei nuovi padiglioni. "Pitti Uomo non è solo una vetrina ma un motore di innovazione" ha detto Nardella.

E fin dall’apertura c’erano tanti visitatori, specie i buyer arrivati da tutto il mondo, in stand e sul piazzale ad ammirare gli orologi per l’installazione di PittiTime che è il tema del salone."Veniamo da anni molto complicati. Nonostante questo scenario, abbiamo superato questi anni: l’export è cresciuto più del 30% rispetto al 2019, un risultato importante consolidato anche nel 2022 con un +20% rispetto al 2021. Per gennaio-novembre 2023 abbiamo registrato una crescita del 7%", ricorda il presidente di Ice Matteo Zoppas.

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