Oro e moda, l'export vola: confermati i dati dell'Istat

In rpresa il mercato di Dubai e del Medio Oriente. Balzo in avanti negli Usa. Il sistema Prada sfonda in Cina

Oro Arezzo

Oro Arezzo

Arezzo, 23 luglio 2019 - ARRIVA dal Monitor Distretti di Intesa San Paolo l’ultima conferma dell’ottimo andamento delle esportazioni aretine nel primo trimestre del 2019. I macrodati sono infatti a ricalco rispetto a quelli usciti con il report dell’Istat e ribadiscono come Arezzo sia motore della crescita in Toscana, provincia capace di dare un buon contributo anche alla performance del Centro Italia, l’unica area in positivo a livello nazionale.

Da Intesa giungono peraltro ulteriori specificazioni, fermo restando che a tirare la volata rimane il settore orafo, ancora una volta sull’ottovolante: impetuose risalite dopo cadute preoccupanti. Il Monitor si focalizza in particolare sul comparto oreficeria-gioielleria, quello che più incide sulle aziende aretine perchè grazie al valore aggiunto della lavorazione garantisce un margine di guadagno inevitabilmente più elevato rispetto alla semplice commercializzazione dell’oro fisico. Il dato dei primi tre mesi, già conosciuto, porta l’export al +19%, un risultato legato soprattutto alla ripresa dei commerci con gli Emirati Arabi che acquistano per 140 milioni di euro contro i 101 del 2018, mettendo a segno un incremento del 38%.

Viaggia alla grande anche l’export verso gli Stati Uniti (42 milioni, +32,8%) e verso Hong Kong, secondo mercato di riferimento con 80 milioni (+22.1%). In termini di tipologia dei mercati, osservano gli analisti di Intesa, questi andamenti si traducono in una crescita significativa sia verso le aree avanzate vicine (+27%) sia lontane (+10,9%). Con volumi assai più ridotti, da registrare il quasi raddoppio delle esportazioni verso il Canada (+87%) con quasi 9 milioni di venduto. SE L’ORO è la locomotiva, non va trascurato l’apporto del settore moda che nel terzo trimestre 2018 era precipitato a vite, perdendo il 16% nell’abbigliamento, il 26 nella pelletteria, il 21 nelle calzature. Adesso invece tutti segni positivi anche se, sottolinea il report, «non di facile interpretazione. Il distretto aretino pelletteria e clazature ha in ogni caso messo in cantiere esportazioni per 115 milioni, in aumento di undici rispetto al periodo corrispondente del 2018

Il mercato più brillante si è rivelato la Cina. dove le imprese erano praticamente assenti nel 2018. L’interesse verso la Cina, notano ancora gli analisti, «è stato confermato anche dalle receni dichiarazioni del gruppo Prada da giugno disponibile sulla piattaforma cinese Secoo, seguendo la strategia basata sul controllo della distribuzione e sulla protezione dell’immagine del marchio». Non trattata nel report la parte riguardante i lingotti, quella che più ha performato nel trimestre.

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