
La presentazione alla Pergola
Firenze, 5 dicembre 2015 - Non tutti ricordano che, a pochi passi dalla Pergola, dal 1914 al 1996 c’era la Casa d’arte Cerratelli, fiore all’occhiello nel panorama sartoriale italiano e internazionale. Un’eccellenza – poi rinata a Pisa come Fondazione nel 2005, - che torna adesso a creare a Firenze. E precisamente all’interno della Pergola, in strettissima connessione col laboratorio di costumi e scene nato a marzo 2015 proprio per dar vita ad una realtà di produzione permanente che tragga linfa vitale sia dal confronto con le antiche manualità sia dalle più varie esperienze artistiche. Ebbene, grazie ad un accordo di collaborazione tra la Fondazione Teatro della Toscana e la Fondazione Cerratelli – che custodisce un patrimonio di inestimabile valore storico di 30mila costumi, - la magia di quell’arte sartoriale che ha conquistato mostri sacri del calibro di Franco Zeffirelli e James Ivory, rivivrà alla Pergola. La Cerratelli collaborerà col Teatro della Toscana nella progettazione e nella realizzazione dei costumi delle prossime produzioni, come il Lear di Roberto Bacci (in prima nazionale al Teatro Era di Pontedera dall’1 al 10 aprile 2016).
La novità è stata presentata dal direttore generale della Fondazione Teatro della Toscana, Marco Giorgetti e da Floridia Benedettini e Diego Fiorini, rispettivamente direttrice e curatore della Fondazione Cerratelli. “Un protocollo storico, che suggella la volontà di rendere ancora più vivo un patrimonio di esperienze e di lavoro”, le parole di Giorgetti. E Fiorini: “La cosa più bella è che ripartiamo proprio dalla formazione. Abbiamo già iniziato a formare maestranze. E presto i frutti di questo lavoro verranno ammirati sulle scene”. “Questa città deve riprendersi quegli onori artigianali che ha perso con il tempo”, non ha dubbi Benedettini, aggiungendo che “nei laboratori della Fondazione vengono preparati giovani che saranno immediatamente immessi nel mercato del lavoro”. Intanto, dall’8 dicembre al 6 gennaio spazio alla Mostra del laboratorio di costume e scene nella ‘sala oro’ della Pergola. Un’occasione unica per ammirare i manufatti creati dagli allievi dei corsi e per avere anche tutte le informazioni necessarie per il secondo ciclo di corsi specializzati, che spaziano dall’arte dei corsetti al costume settecentesco, fino alla macchineria di scena.