REDAZIONE FIRENZE

Dal social housing al museo dell'italiano, le funzioni di Santa Maria Novella

Un polo sociale e culturale, la presentazione del sindaco Dario Nardella e del presidente della Regione Eugenio Giani

Il museo dell'italiano

Firenze, 21 novembre 2023 - Il museo nazionale dell’Italiano Mundi, ma anche l’ampliamento dell’attuale museo civico e la nuova sala di accoglienza per la città, una nuova biblioteca civica, nuovi spazi per il social housing, la piazza Mediterranea, il presidio di sicurezza dei Carabinieri, e molto altro. Queste le principali funzioni del complesso di Santa Maria Novella, in corso di profonda trasformazione verso un grande spazio polivalente per la città. Le nuova configurazione funzionale approvata dalla giunta nel 2021 ha previsto il presidio di sicurezza dell’Arma, il Mundi, l’ampliamento ulteriore del museo civico di Santa Maria Novella (8000 metri quadrati compreso gli spazi esterni), 4000 metri quadrati di housing sociale, e vari servizi come una nuova biblioteca civica. Prevista anche l’accoglienza dell’archivio Alinari e nuovi spazi culturali per la Farmacia Santa Maria Novella. Nel 2022 si aggiungono nuovi tasselli: il progetto Mediterranea ovvero la grande piazza pubblica negli spazi aperti del Mundi. Il Mundi inoltre vede la prima apertura in anteprima di due sale mentre proseguono poi i lavori interni. Tra gli altri interventi in corso si segnalano l’arrivo della fototeca comunale e dell’archivio del vecchio museo Firenze com’era, che sarà trasferito dalla biblioteca delle Oblate; il progetto dei depositi museali visitabili che raccoglieranno e renderanno fruibili tutte le opere di proprietà civica che saranno trasferite dai vari depositi cittadini, la nuova sala di accoglienza turistico-museale che ospiterà il nuovo infopoint di piazza Stazione e garantirà razionalità nella distribuzione delle varie attività; Galileo lab ovvero nuovi spazi per il museo Galileo; Santa Maria Novella ospiterà anche un nucleo pensato per l’accoglienza  di eventi e di ospiti istituzionali. Il progetto più consistente è il Mundi (5,5 mln di euro) che vedrà la fine delle opere architettoniche entro il 2023. L’ampliamento del museo e i depositi museali visitabili sfiorano i quattro milioni di euro e anche questi saranno terminati entro dicembre 2023. Il presidio di Carabinieri, la fototeca e la nuova facciata su via della Scala sono ultimati. Per le ulteriori funzioni culturali previste nel masterplan, dalla Biblioteca Civica, la nuova piazza pubblica interna dedicata al Mediterraneo fino all’accoglienza istituzionale, è stata inserita una specifica previsione nel Pon Metro Plus per 6 milioni di euro mentre al social housing sono dedicati due tranche delle monetizzazioni urbanistiche delle trasformazioni in corso in città per circa 1,7 milioni di euro che consentiranno l’avvio dei primi interventi a partire dal febbraio-marzo 2024. “Santa Maria Novella - dichiara il sindaco Dario Nardella, che oggi ha presentato l’avanzamento dei lavori insieme al presidente della Regione Eugenio Giani, alle assessore alla casa Benedetta Albanese e ai lavori pubblici e università Titta Meucci, oltre agli altri partner del progetto - diventerà il più grande hub socio culturale di Firenze, con un investimento pubblico complessivo pari a 37 milioni di euro. I prossimi step sono la fine dei lavori del Mundi, entro l’anno, poi a gennaio presenteremo i nuovi depositi visitabili che conterranno tutte le opere di proprietà del Comune, ed è la prima volta nella storia che lo facciamo, mentre tra febbraio e marzo inizieranno i lavori per il social housing che si affacciano su via della Scala. Seguiranno i lavori per la caffetteria, la biblioteca del quartiere e tutta la parte di accoglienza e informazioni turistiche. Entro 2025 saranno ultimati anche il progetto di Galileo Lab e il museo e archivio Alinari”. Come dichiara Giani il museo della Fondazione Alinari rimarrà "a Firenze, all'interno del complesso di Santa Maria Novella, con la sede legale e le opere di interesse di Firenze e la Toscana, ovvero la metà del materiale totale. L'altra metà, il cui materiale copre immagini di tutta Italia, viene destinata all'Excelsior di Montecatini. I musei quindi saranno due".