Firenze e la “Camera con vista”: Ivory e Bonham Carter in città per un documentario sul film

In centro e in collina per decidere le location, con tanto di carrozza a cavallo

Il gruppo in piazza Duomo

Il gruppo in piazza Duomo

Firenze, 5 gennaio 2024 – “Camera con vista” quarant'anni dopo. E tre premi Oscar dopo. Inaspettato quartier generale in piazza Indipendenza del regista James Ivory che con Helena Bonham Carter sta facendo sopralluoghi a Firenze per dedicare al famosissimo film un documentario per ricostruire, quarant'anni dopo, le scena cruciali di “Camera con vista” , pellicola che ha fatto storia.

Era da tempo che Ivory – atterrato a Malpensa due giorni fa, proveniente dagli States assieme a uno staff di collaboratori - lavorava a questo progetto amarcord. Con lui una nutrita troupe che si è diretta nei luoghi iconici del film strapremiato. Il primo giorno Ivory ha fatto tappa all'Hotel degli Orafi, accanto al Ponte Vecchio per riprendere con le telecamere ancora una volta, ma con un'ottica attualizzata la mitica finestra che dà il titolo al film; da lì la troupe si è spostata al British Institute tra i ponti alla Carraria e Santa Trinita, con le sale della biblioteca dedicate alla poetessa inglese Elizabeth Barret Browining, fra l'altro morta a Firenze. E poi lo spostamento sulle colline di Firenze: Ivory ha anche voluto una carrozza trainata da cavalli per ripercorrere le strade tra i campi della Villa di Maiano fino ad arrivare al Castello di Vincigliata, testimone della scena del famosissimo bacio.

Ivory che ha 95 anni ed è oggi come ieri un grande regista romantico che ha diretto molti film in costume: una cena per staccare dal Cibreo e poi partenza per Venezia per poi fare ritorno a Firenze. Carina Helena Bonham Carter, moglie di un mito come Tim Burton – che ha una casa a Poggio Imperiale - che non ha lesinato selfie con chi l'aveva riconosciuta, nonostante cappello ben calcato sulla fronte e occhiali da sole.