REDAZIONE FIRENZE

Firenze, Alessandro Haber porta in scena ‘La coscienza di Zeno’ nell’anno del centenario

Dal 14 al 19 novembre al teatro della Pergola

Alessandro Haber

Firenze, 8 novembre 2023 - Capolavoro della letteratura del Novecento, romanzo antesignano di respiro potentemente europeo, ironico e di affascinante complessità, La coscienza di Zeno di Italo Svevo celebra nel 2023 i cent’anni dalla pubblicazione. Il regista Paolo Valerio lo porta in scena al Teatro della Pergola dal 14 al 19 novembre in un nuovo allestimento con protagonista Alessandro Haber. La coscienza di Zeno possiede una propria vivace teatralità, per la sperimentazione di una scrittura innovativa e per il suo essere dominata dalla coinvolgente, complessa e attualissima figura di Zeno Cosini. Il libro, infatti, sgorga dagli appunti del protagonista che si sottopone alle cure dello psicanalista Dottor S cercando, per quella via, di risolvere il suo male di vivere, la sua nevrosi e incapacità di sentirsi “in sintonia” con il mondo e con la realtà. Ed è un sogno a occhi aperti Effetto Truffaut, nel Saloncino ‘Paolo Poli’ dal 14 al 16 novembre, con protagonista Nicoletta Della Corte, anche autrice del testo insieme a Valerio Ruiz, regista dello spettacolo. Il lavoro permette di muoversi su piani e registri diversi del cinema di François Truffaut, a novant’anni dalla sua nascita. La testimonianza di una sensibilità che ha messo al centro l’infanzia, la figura femminile e l’amore. La coscienza di Zeno di Italo Svevo è stata sempre interpretata da grandi attori, come Renzo Montagnani, Giulio Bosetti, Oreste Lionello che fu anche protagonista dello sceneggiato Rai e, nella successiva edizione televisiva, Johnny Dorelli. Nel nuovo allestimento a firma di Paolo Valerio, al Teatro della Pergola dal 14 al 19 novembre, Zeno Cosini ha il volto di Alessandro Haber, un attore dal carisma potente e dall’istinto scenico assolutamente personale. Ad Haber è affidato il compito di coniugare la profondità e l’ironia surreale del protagonista, tratteggiandone la complessità e la fragilità, il senso d’inadeguatezza e i successi, l’autoassoluzione e i sensi di colpa, la nevrosi e quell’incapacità di sentirsi “in sintonia” con la società, che lo portano sul lettino del Dottor S e alla scrittura del diario psicanalitico. Aspetti che si rispecchiano nelle contraddizioni dell’uomo contemporaneo, e lo rendono un personaggio così attuale e teatrale nella sua surrealtà, nei suoi divertenti lapsus e ostinazioni, nelle sue intuizioni che ancora ci scuotono. Paolo Valerio concretizza sulla scena la fascinazione dell’analisi che il protagonista fa della propria esistenza e del suo mondo interiore, sdoppiando il personaggio di Zeno e rendendo in questo modo quasi tangibile il dialogo che ha con sé stesso, il confronto con la sua “coscienza”, lo sguardo partecipe e allo stesso tempo scettico che pone sui ricordi e gli eventi della sua vita. La piece, dunque, restituisce l’affascinante complessità del contesto in cui Svevo concepisce e ambienta il romanzo, e ne illumina i nodi fondamentali e antesignani attraverso l’inedito adattamento nato dalla collaborazione fra Paolo Valerio e Monica Codena. Lo spettacolo, poi, scaturisce dal lavoro di una compagnia meticolosamente orchestrata – la compongono, oltre ad Alessandro Haber, Alberto Onofrietti (che interpreta Zeno giovane), Francesco Migliaccio, Valentina Violo, Ester Galazzi, Riccardo Maranzana, Emanuele Fortunati, Meredith Airò Farulla, Caterina Benevoli, Chiara Pellegrin, Giovanni Schiavo – e dall’intrecciarsi di dimensioni e linguaggi scenici. Con Paolo Valerio collaborano Marta Crisolini Malatesta per la scena e i costumi, Gigi Saccomandi per le luci, Alessandro Papa per i video e Oragravity per le musiche. Produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Goldenart Production. Maurizio Costanzo