Vittime della strada, psicologi per i familiari

FIRENZE Offrire supporto gratuito e qualificato ai familiari di vittime della strada e agl...

Offrire supporto gratuito e qualificato ai familiari di vittime della strada e agli operatori di polizia municipale quando avviene un sinistro mortale. E’ il cuore del progetto Mai più soli, firmato dall’associazione Gabriele Borgogni onlus, realizzato con un primo crowfunding che ha permesso di raccogliere un’importante somma economica, raddoppiata grazie al contributo della Fondazione CR Firenze. Dopo il Comune di Bagno a Ripoli, hanno aderito ben 27 comuni della Città Metropolitana di Firenze e hanno partecipato ai vari bandi indetti oltre 300 psicologi.

L’attivazione del progetto prevede, una volta redatta la graduatoria dei professionisti, che gli psicologi siano chiamati a portare sostegno negli attimi successivi ai sinistri stradali (con un intervento tempestivo stimato entro la mezz’ora), aiutando le famiglie delle vittime e affiancando gli agenti di polizia municipale. Poi, nei giorni successivi all’incidente, affronteranno colloqui individuali e incontri di debriefring con gli agenti di polizia.

Il progetto è stato presentato nel corso del convegno, moderato dal giornalista ed editorialista di Qn Gabriele Canè, al quale hanno partecipato il presidente del Consiglio della Regione Toscana Antonio Mazze e la presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana Maria Antonietta Gulino. "Questo progetto è forse quello a cui tengo di più, perché nasce dalla mia esperienza personale e quello della mia famiglia – sottolinea Valentina Borgogni, presidente dell’associazione Gabriele Borgogni -. Quando la violenza stradale ti bussa alla porta, ti trovi improvvisamente in un vortice in cui non hai tempo o forza neanche di respirare. Le cose da fare, da sistemare e da risolvere sono tantissime, e spesso la sensazione di noi familiari è di essere soli, di essere lasciati soli. Da adesso però non sarà più così nella provincia di Firenze. Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti e anche di quello della Regione Toscana". Mazzeo è stato chiaro: "Anche noi vogliamo fare la nostra parte e, insieme, trovare la strada migliore per promuovere sempre più la consapevolezza e la responsabilità alla guida a partire dai ragazzi delle scuole". Per Graziano Lori, presidente dell’Associazione Cerchio Blu, "il progetto riesce a coprire uno dei settori più delicati, quello dei primi bisogni dei familiari delle vittime di incidente stradale. Ci auguriamo che questo progetto sia diffuso su tutto il territorio regionale della Toscana".

Rossella Conte