In Toscana, 121 femminicidi dal 2006. Il 35% delle vittime è over 75

Presentato il tredicesimo rapporto sulla violenza di genere in Toscana

Firenze, una manifestazione contro i femminicidi (Foto di repertorio)

Firenze, una manifestazione contro i femminicidi (Foto di repertorio)

Firenze, 23 novembre 2021 - La stragrande maggioranza dei femminicidi? Avviene all’interno della coppia. La conferma arriva dal tredicesimo rapporto sulla violenza di genere in Toscana. Nella nostra regione, tra il 2006 e il 2020 ci sono stati 121 femminicidi, a causa dei quali 41 minori sono rimasti orfani. Di questi femminicidi, 87 sono stati perpetrati dal partner o dall’ex; 13 sono avvenuti per mano di un parente.

“Si tratta di un fenomeno trasversale - dice l’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli -. Vittime di violenza sono donne di classi sociali diverse, con situazioni economiche molto differenti alle spalle. Impossibile trovare tratti comuni”.

Rispetto al quadro nazionale, in Toscana emerge una peculiarità: l'alta incidenza di over 75: il 35% delle assassinate aveva più di 75 anni contro una media del 16,1% in Italia. Le donne straniere, inoltre, appaiono più vulnerabili: sono loro le vittime nel 32,4% dei casi in Toscana rispetto al 23,4% registrato su scala nazionale.

Contro la violenza di genere da anni sono impegnati 24 centri anti violenza, numerose case rifugio, ma anche centri per il trattamento degli uomini violenti. L'anno scorso, complici le restrizioni Covid e la convivenza forzata derivante dalle misure per prevenire i contagi, sono tuttavia calate le richieste di aiuto ai centri: sono state in tutto 3.132.

L'accesso diretto è calato drasticamente dal 65% degli anni precedenti al 38% del 2020. La Regione, da parte sua, intende farsi carico delle conseguenze sociali della pandemia, che ha ampliato il ‘gender gap’. L'anno scorso, in base ai dati trasmessi dall'istituto di ricerche Irpet, la quota di assunzioni femminili è scesa dal 48 al 43%.

"Col Covid sono aumentate le disuguaglianze - constata l’assessora regionale alle pari opportunità Alessandra Nardini -: questo è il tema centrale che abbiamo il dovere di affrontare anche attraverso le risorse che arriveranno col Pnrr e con la programmazione dei fondi europei".

L'assessora intende declinare la missione delle pari opportunità con un intervento a livello occupazionale, ma anche educativo: "La parità - avverte, - deve essere vera a partire dal mondo del lavoro. Stiamo lavorando inoltre col mondo della scuola, affinché questo fenomeno venga contrastato con una cultura diversa. Il meeting sui diritti umani del 10 dicembre, per questo, avrà come tema proprio quello delle disuguaglianze di genere".

Una sedia vuota in Aula e un paio di scarpe rosse. Il Consiglio regionale della Toscana si apre ricordando la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne prevista per il 25 novembre. "La sedia vuota - ha spiegato il presidente del Consiglio Antonio Mazzeo, - serve a ricordarci che anche quest'anno, solo in Italia, le donne uccise nei primi undici mesi del 2021 sono stato 103 e hanno superato quelle registrate nello stesso periodo dello scorso anno". 

 

 

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