
Si è svolto ieri nella sede della Città Metropolitana il quarto incontro sulla situazione di Villa La Vedetta, il prestigioso hotel 5 stelle categoria Superior di viale Michelangelo a Firenze, che ha attualmente 15 dipendenti. La società proprietaria dell’immobile, la Selva srl, ha informato di aver ricevuto una manifestazione di interesse ufficializzata da un soggetto imprenditoriale, come La Nazione ha riportato nell’edizione di ieri.
L’attuale gestore (Società Immofin spa) richiederà ulteriori 6 settimane di ammortizzatore sociale (Fondo integrazione salariale). Le Istituzioni hanno dal canto loro sottolineato l’opportunità emersa e la necessità di concretizzarla compiutamente. Il tavolo è stato aggiornato al prossimo 27 novembre.
Hanno affermato i consiglieri Zambini (Città Metropolitana) e Albanese (Comune di Firenze): "Nonostante il difficilissimo periodo nel quale ci troviamo, siamo in vista di un percorso virtuoso in grado di salvaguardare tutti i lavoratori e una realtà alberghiera di pregio".
"Si tratta di una opportunità irripetibile considerata la situazione socioeconomica in rapporto alla pandemia Covid – ha commentato Maurizio Magi di Filcams Cgil Firenze – Chiediamo responsabilità alla proprietà e all’attuale gestore, che sappiamo essere tra loro alle prese con reciproche contestazioni e pretese. Si deve poter addivenire a una soluzione che traguardi la tutela dell’occupazione e dell’attività produttiva, segnando così un punto di principio sulle modalità di ripensamento del modello turistico fiorentino".
Il caso simbolo della crisi del turismo a Firenze è scoppiato a metà settembre, quando è stata annunciata la chiusura dell’attività e il licenziamento, poi scongiurato, dei 15 dipendenti. L’affitto di 44mila euro al mese era diventato infatti insostenibile per il gestore Immofin, che non ha poi raggiunto un accordo con il proprietario dell’immobile, la società Selva srl. E’ una buona notizia, dunque, che qualcuno sia fiducioso e voglia scommettere sulla ripresa del turismo nella primavera 2021.
In generale, però, la situazione resta molto critica. Senza fiere né congressi, con la mobilità nazionale e internazionale praticamente a zero, le strutture alberghiere fiorentine che avevano riaperto stanno tutte chiudendo di nuovo. A settembre quasi 400 dei 571 hotel della città metropolitana, cioè il 70 per cento, era aperto. Oggi la situazione è totalmente rovesciata, con il 90 per cento degli alberghi che ha chiusi i cancelli questa settimana.