
Villa Caruso è al centro di un restauro
Si avvicinano alla conclusione i lavori al tetto della fattoria di Villa Caruso Bellosguardo, a Lastra a Signa. I ponteggi, nella dimora che fu del grande tenore, verranno infatti smontati nel corso della prossima settimana. Il progetto ha riguardato il rifacimento di tutta la copertura del tetto, per una superficie complessiva di circa 500 metri quadrati, con il ripristino del solaio e l’inserimento di uno strato di isolante utile a coibentare dal punto di vista energetico l’edifico.
"L’intervento – ha spiegato il sindaco Emanuele Caporaso – ha interessato sia la parte strutturale che la copertura. Il progetto ha come obiettivo la messa in sicurezza di tutto l’edificio, che in questo modo sarà protetto da eventuali infiltrazioni, permettendo così di lavorare e agire sull’assetto interno anche per future progettualità. Nei prossimi mesi stanzieremo risorse comunali per procedere al rifacimento delle facciate: l’idea è quella agire nell’ambito della razionalizzazione dei costi e sfruttare i ponteggi montati in questo momento anche per effettuare il secondo intervento che andrà a dare lustro e a valorizzare ulteriormente questa importante ala della villa". Per quanto riguarda i lavori al tetto, l’amministrazione comunale ha ottenuto un finanziamento dal Pnrr pari a 374mila euro ai quali è stato necessario aggiungere ulteriori 160mila euro provenienti dalle casse comunali a causa dell’entrata in vigore del nuovo prezziario regionale.
Quest’ultimo tiene conto dell’aumento dei materiali e dei costi dell’energia, che ha comportato incrementi per alcune voci anche superiori al 20%. Villa Caruso Bellosguardo, di proprietà del Comune di Lastra a Signa, ha una lunga storia. Nel 1540 la proprietà fu acquistata dalla nobile famiglia dei Pucci e qui, nel 1585, il colto abate Alessandro decise di creare per sé e per i suoi ospiti un ritiro adatto alla meditazione religiosa. Alla fine dell’800 la villa venne acquistata dalla famiglia Campi e nel 1906 passò di proprietà del famoso tenore Enrico Caruso. Uno dei suoi biografi racconta che l’acquisto avvenne in seguito a una passeggiata in compagnia dell’innamorata Ada Giachetti, quando entrambi rimasero colpiti dal panorama e dal parco monumentale. Alla morte di Caruso, d la villa fu ceduta alla famiglia Gucci nel 1990 e quindi acquistata dal Comune nel 1995.