Al via a Firenze la sperimentazione del reddito alimentare: il primo step è la pubblicazione degli avvisi per individuare gli operatori del settore alimentare e gli enti del Terzo settore che svolgono attività di trasporto, stoccaggio e confezionamento dei pacchi alimentari realizzati con prodotti donati dagli operatori del circuito alimentare e distribuiti gratuitamente a persone in difficoltà.
Il termine per la presentazione delle domande è giovedì prossimo, 21 marzo. Con i soggetti così individuati sarà definito un progetto attuativo da presentare al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per la validazione e l’ammissione al finanziamento. Il reddito alimentare è una misura di sostegno sperimentale, che punta a fornire un contributo alla lotta alla povertà, a ridurre lo spreco alimentare attraverso l’utilizzo di scorte invendute e donate da operatori del settore promuovendo, allo stesso tempo, azioni di solidarietà sociale in favore delle persone che si trovano a vivere in situazioni di fragilità economica.
Inoltre, ha come obiettivo il favorire nuove forme di collaborazione tra le aziende con il fine di rafforzare la rete di solidarietà territoriale. La durata della sperimentazione è triennale (36 mesi). I destinatari sono le persone indigenti segnalate dai Servizi sociali del Comune; le persone indigenti già destinatarie di aiuti alimentari nell’ambito della rete di distribuzione sostenuta da risorse nazionali e dell’Unione europea e chiunque ne faccia richiesta in base a una evidenza di un bisogno urgente.
"Firenze aderisce alla sperimentazione del reddito familiare - ha detto l’assessore a Welfare Sara Funaro -, misura di sostegno importante e aiuto concreto per tanti cittadini, che purtroppo sono sempre di più, che vivono in una situazione di fragilità economica e quindi si trovano costretti a tagliare anche le spese alimentari, rinunciando a un’alimentazione sana ed equilibrata. Con questa misura si fa fronte, non solo alla povertà alimentare, ma anche al fenomeno dello spreco di cibo che non viene venduto nella grande distribuzione e che così viene distribuito gratuitamente a chi ne ha bisogno. Vorrei ringraziare l’onorevole Marco Furfaro per il lavoro che ha svolto, presentando un emendamento nella legge di bilancio, per introdurre il reddito alimentare".
Sulla misura varata dall’amministrazione, però, bisogna registrare il malcontento del gruppo di Italia Viva in Consiglio: "Nell’ottobre del 2022 la Commisisone servizi sociali discusse l’atto presentato dal Movimento 5 stelle sul Reddito alimentare. E venne bocciato. Questo reddito – afferma la capogruppo Mimma Dardano – ha più un valore politico che di mera necessità".
Antonio Passanese