di Emanuele Baldi
"La Venere in canottiera che mangia la pizza? Beh, che devo dire. Abbiamo visto di tutto e mi verrebbe da pensare: ’Poteva andare molto peggio...’. Possiamo magari dire che si tratta di un’idea semplice, anche piuttosto elementare ma questo polverone per una campagna pubblicitaria francamente non lo capisco".
Franco Cardini, storico di fama indiscussa, ha un occhio analitico da dieci decimi e uno sguardo alto anche sulle vicende contemporanee. Non gli sfugge così il dibattito sollevatosi con la celerità di uno tsunami in queste ore un nanosecondo dopo la presentazione da parte del ministro del turismo Daniela Santanchè – con il collega degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, il ministro dello Sport e Giovani Andrea Abodi e l’ad di Enit Ivana Jelinic – della nuova campagna internazionale di promozione del Belpaese affidata a una delle icone della bellezza artistica mondiale, la Venere appunto, che salta virtualmente giù dal degli Uffizi per andare a spasso per l’Italia come una turista qualsiasi, anzi come una giovane e avvenente influencer.
Professore, era il caso?
"Non lo so. Dico soltanto che nei decenni il dibattito sull’unione tra arte e pubblicità ha coinvolto molti studioso. Spesso non ci si è indignati neanche per il coinvolgimento di figure religiose, quindi mi sfugge il perché di questo accanimento. Ma forse una spiegazione c’è".
Siamo tutto orecchi
"Non vorrei che dietro ci fosse la politica. L’iniziativa è del governo di centodestra e allora non va bene a prescindere".
Anche Sgarbi però, che a questo governo è legato, ha detto che l’influencer è meglio lasciarla fare alla Ferragni
"Beh, Sgarbi è una personalità particolare. Può dire qualsiasi cosa a seconda di come si sveglia la mattina. Credo invece un’altra cosa"
Ci dica
"Credoche molti si stiano arrampicando sugli specchi per criticare il governo. Sono sicuro che gli stessi se il ministero avesse promosso una campagna di tipo classico, evidenziando la bellezza della Venere nella sua semplicità avrebbero detto ’Quanta poca fantasia...“
Ma a lei piace?
"Intende dire se la trovo di cattivo gusto? Magari sì, ma ho visto molto molto di peggio".
Tipo?
"Ma si ricorda le copertine di Charlie Hebdo sui musulmani? Alcune erano davvero al limite della nausea eppure, specie dopo la strage, sono diventate quasi icone di democrazia e anticonformismo".
Tornando alla Venere, Natali ha ironizzato dicendo che sembra che la creatura di Btticelli abbia anche guadagnato una taglia di reggiseno
"Può darsi (ride ndr), ma viviamo in una società che vive di immagini, di esposizione della bellezza femminile e ci indigniamo per una campagna. Ma via".
Nardella ha parlato di caricatura, ha detto che a questo punto si potrebbe anche mettere un cacicavallo in mano al David
"Torniamo al punto di prima, mi sembrano riflessioni che possono essere usate con un lato A e un lato B. Il problema forse è proprio che l’iniziativa è del centrodestra".