REDAZIONE FIRENZE

A processo per aver venduto braccialetti a marchio Cruciani, assolto

Il processo è iniziato nel febbraio 2016 ed era scaturito da indagini della guardia di finanza di Lucca e di Firenze, che aveva anche sequestrato del materiale

Tribunale (foto d'archivio)

Firenze, 16 marzo 2017 - Un commerciante fiorentino di 71 anni, imputato di ricettazione e vendita di numerosi braccialetti in macramè (ricami), da portare al polso con  il marchio 'Cruciani', è stato assolto oggi dal tribunale di Firenze 'perché il fatto non costituisce reato'.

Il processo è iniziato nel febbraio 2016 ed era scaturito da indagini della guardia di finanza di Lucca e di Firenze, che aveva anche  sequestrato del materiale. Per il tribunale, nello stabilire l'innocenza dell'imputato, difeso dagli avvocati Gianluca Gambogi e Elisa Innocenti, è risultato pacifico che il commerciante avesse nella sua disponibilità il materiale oggetto del processo, appunto i numerosi braccialetti di macramè.

Inoltre, una consulenza tecnica della difesa ha dimostrato che per alcuni modelli specifici contestati, la registrazione del marchio da parte della società titolare era avvenuto in epoca successiva alla loro messa in commercio, e cioè all'acquisto del materiale sequestrato. Un argomento importante, sottolineano i difensori Gambogi e Innocenti, "perché la nuova legislazione a tutela penale della proprietà industriale e quindi del marchio presuppone sempre che vi sia la regolare iscrizione del brevetto presso i competenti uffici nazionali ed internazionali, se il mercato di riferimento è sovranazionale".

Nel processo il commerciante ha anche dimostrato di aver regolarmente acquisito in maniera del tutto lecita parte del materiale sequestrato da fornitori coi quali aveva intrattenuto rapporti commerciali continuativi. La società titolare del marchio 'Crucianì non si è costituita parte civile, mentre le indagini erano state seguite dal pm Giuseppe Ledda. Il pubblico ministero dell'udienza ha chiesto l'assoluzione.