Veleni, polemiche e strategia Fossi esce con le ossa rotte mentre la destra si tura il naso

Il cambio di preferenze dal primo turno sono dettate anche da accordi e manovre sui social. Il segretario regionale Emiliano Fossi: "Le divisioni del centrosinistra non ci hanno aiutato".

Veleni, polemiche e strategia  Fossi esce con le ossa rotte  mentre la destra si tura il naso

Veleni, polemiche e strategia Fossi esce con le ossa rotte mentre la destra si tura il naso

Il ribaltone era nell’aria e ribaltone è stato. A Campi il nuovo sindaco è Andrea Tagliaferri, espressione della sinistra radicale e del Movimento 5 Stelle. Sulla scia di quanto accaduto a Sesto Fiorentino nel 2016 con il candidato di Sinistra Italiana, Lorenzo Falchi, che vinse mandando all’opposizione di Pd.

E anche in quell’occasione il Comune di Sesto arrivava da un commissariamento (la sindaca renziana Sara Biagiotti fu sfiduciata dall’ala di sinistra della sua maggioranza). Ma stavolta il "colpaccio" – per cui esulta anche la sinistra radicale di Palazzo Vecchio – per certi versi ha ancora qualcosa di più clamoroso perché arriva con il benestare delle destre. Un vento incrociato che ha messo due volte ko l’ex sindaco Emiliano Fossi, "reo" di aver abbandonato il Comune per interessi personali, e non capace – in qualità di segretario regionale Dem – di creare quell’effetto Schlein proprio nella sua città. "Non siamo riusciti a invertire le sconfitte degli ultimi anni. Il Pd è cresciuto quasi ovunque, ma non abbastanza e soprattutto le divisioni del centrosinistra non ci hanno aiutato" le poche parole di Fossi che oggi farà una conferenza stampa. Indubbio, però, che il partito sia in profonda crisi. Al ballottaggio Tagliaferri conquista 6.577 voti (57,32%) contro i 4.898 voti (42,68%) dello sfidante dem Leonardo Fabbri. Ma quest’ultimo al primo turno era avanti con il 30,30% (4.982 voti), mentre Tagliaferri si era fermato al 21.30% (3.502 voti). Da dove arrivano quei 3mila e spiccioli voti che gli hanno permesso il ribaltone? Un po’ dal porta a porta last minute con un tam tam di messaggi del tipo "hai portato la nonna, il babbo, la mamma a votare?".

Poi in piazza, a festeggiare, insieme alle bandiere rosse con falce e martello, c’erano anche figure del centrodestra. Tagliaferri dice di aver incontrato "tutti alla luce del sole". Ma è anche vero che queste elezioni si sono giocate molto sui social (vedi le pagine facebook gestite dal neo sindaco). Ora, però, la campagna elettorale è finita e da oggi c’è da governare una città.

Barbara Berti

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