REDAZIONE FIRENZE

Veleni e potere: le guerre dentro l’Ateneo

Le intercettazioni prima del concorso: "Quella femmina ha un curriculum pesante, bisogna muoversi con i piedi di piombo"

di Stefano Brogioni

FIRENZE

Veleni, guerre, armistizi, alleanze. E strategie per la gestione del potere. Il software spia nello smartphone del rettore Luigi Dei capta, il 5 giugno 2020, una conversazione con una ricercatrice, in cui si parla anche di una ‘vendetta’ nei confronti del prof Paolo Bechi, scattata dopo che quest’ultimo è diventato prorettore all’area medico sanitaria.

"Il maestro di Bechi era Luigi Tonelli, vecchio boss, dico io.. e Bechi uno degli allievi, cosa è successo a un certo punto: Luigi Tonelli comincia a scaricare Bechi perché intende far andare avanti il suo figliolo che è Francesco che è fuori da Firenze! Prima è stato a Napoli poi (incomprensibile) e quando lo fa rientrare con una manfrina poi il preside di allora che onestamente non so chi fosse, naturalmente Bechi viene messo in un angolo per lunghi anni perché chi doveva fare tutto era Francesco Tonelli, che dirigeva la Sod. Quindi per lunghi anni a Bechi gli davano il personale peggiore... certo. Certo è più giovane e quindi Bechi arrivare a dirigere una sod per diventare ordinario molto avanti".

Inoltre, secondo Dei, Oreste Gallo, uno dei prof "a scoperchiare il pentolone" (parole di Dei) sul ‘sistema’ Careggi sarebbe stato ‘usato’ da altri baroni contro Bechi ‘colpevole’, da prorettore, di aver portato personaggi da fuori in università. "Gallo – dice ancora Dei - oggi come oggi inviso a tutti perché ha scoperchiato il pentolone.. (incomprensibile).. in questo anno e mezzo, per lunghi anni è stato protetto, era molto amico di Carini, lo usavano come un maglio, capito? Perché è un pazzo scatenato.. ha portato.. (incomprensibile).. ora lo hanno scaricato tutti perché è chiaro che quando te fai il maglio per rompere i c. a qualcuno, ma quando scoperchi la pentola e finisce indagato Poggesi, Marchionni, Carini, tutti adesso si inc. e poi questo te lo voglio.. ci credo poco.. Carini mi dice lui, a me me lo ha detto, me lo ricordo benissimo, me lo ha detto il giorno in cui Enrico si è operato la prima volta, mi disse.. (incomprensibile).. stava scoppiando il casino.. e nel momento in cui ha ‘esagerato’ Gallo è stato lasciato solo".

Anche il Meyer è coinvolto nella bufera. Il direttore generale dell’Aou Meyer, Alberto Zanobini, è uno dei 39 indagati. E anche in questa azienda, eccellenza della pediatria, si sarebbe consumato uno ‘scambio’ con l’Università: un cofinanziamento di un ‘upgrade’ per professore, da associato a ordinario, da barattare con il bando di due posizioni di ricercatori a tempo determinato.

Lo rivela un’intercettazione tra il prof Pierangelo Geppetti e il suo successore al dipartimento Scienze della Salute, Paolo Bonanni. "Ma lì, sai, al momento battono sul fatto che volendo degli ‘a’ (professori associati, ndr), gli ‘a’ non sono cofinanziabili quindi, dice, noi ti cofinanziamo un p.o. (professore ordinario, ndr). Perché lei mi ha detto che per loro, per Zanobini, la progressione da p.a. a p.o. non è così interessante, ma ci mette gli 0,3 per fare questa specie di accordo per poi mettere nuove forze all’interno". L’operazione necessita comunque del benestare dei vertici. "Che ne parli il rettore con lo Zanobini, uno si mette in programmazione poi il secondo se ne parla".

La femmina dal curriculum pesante. Niccolò Marchionni e il prof Roberto Bernabei (il medico personale del Papa) sono nella commissione del concorso per ordinario di medicina interna che lo scorso gennaio è andato ad Andrea Ungar. Il 13 novembre 2020, Marchionni e Bernabei sfogliano i profili degli altri candidati. Dice Marchionni: "Come hai visto ci hanno mandato i link per accedere ai candidati.. oh.. la femmina ha un curriculum pesante.. oh anche l’età è pesante perché è del 53.. eh è una che non è mai stata voluta da nessuno.. però bisogna muoversi con i piedi di piombo".