
Un'asta da Pandolfini e, nel riquadro, il prezioso vaso
Firenze, 13 novembre 2019 - La vendita "Capolavori da collezioni italiane" che si è tenuta alla casa d'aste Pandolfini il 12 novembre ha battuto un pezzo pregiatissimo, un vaso cinese di grande valore che è stato aggiudicato alla sbalorditiva cifra di 2 milioni e 569.500 euro, diritti incinclusi.
Ad aggiudicarselo è stato un collezionista straniero collegato telefonicamente che l’ha conteso a molti altri compratori collegati da ogni parte del mondo, dalla Cina agli Stati Uniti, dalla Russia alla Gran Bretagna, alla Francia... Molti anche i compratori presenti in sala, proprio uno di loro è stato il primo offerente che ha confermato la partenza della gara con un’offerta di un milione e200mila euro, da li con rilanci a botte di centomila euro si è arrivati alla cifra finale.
Pietro De Bernardi, ad di Pandolfini Casa d’Aste, ha commentato a caldo: “Questa vendita ha confermato il successo, che caratterizza il format fin dalla sua prima edizione, come appuntamento internazionale da non perdere. E come per la prima edizione un vaso imperiale, il top lot, ha richiamato collezionisti da tutto il mondo. Inoltre, questo successo si somma a quello recente della vendita di Tesori Ritrovati, il modo migliore per portare a conclusione un anno particolarmente positivo che confermerà certamente Pandolfini come leader incontrastata del mercato italiano".
Come il famoso “vaso giallo”, anche lo straordinario vaso di oggi appartiene al periodo Qianlong, e presenta il marchio imperiale in rosso ferro a sei caratteri e del periodo (1736-1795), ed è uno splendido esemplare della Famiglia Rosa, la produzione che per perfezione tecnica e abilità decorativa è considerato l’apice della produzione ceramica cinese.
Dell’eccezionale selezione dei 13 lotti che componevano il catalogo dell’asta Capolavori da Collezioni Italiane va segnalato il risultato di assoluto rilievo, che replica il successo dello scorso anno, registrato dai lotti proposti dal Dipartimento di dipinti e sculture del secolo XIX: tre opere di particolare bellezza.
La prima è una "Regata sull'Arno" di Raffaello Sorbi, dipinto che ben si inserisce nella produzione di scene in costume storico che l’artista esegue tra il 1860 e il 1870 che è stato aggiudicato a un compratore collegato telefonicamente per 75mila euro. Di carattere sportivo, un tema piuttosto raro nella pittura ottocentesca, anche il secondo dipinto, una "Coppia di fanciulle" di Eleuterio Pagliano, acquistate da un compratore presente in sala per 93.750 euro.
Nuovamente aggiudicata al telefono per 100mila euro, l’ultima delle tre opere del dipartimento, "Il polledro" di Plinio Nomellini, esposto per la prima volta nel 1932 a Milano alla mostra del Gruppo Labronico.
Grande interesse, e non solo in Italia, ha suscitato la regale e sofisticata "Madonna col bambino benedicente" del Maestro della Madonna di Riomaggiore, artista di cultura campionese attivo in Liguria all’inizio del XIV secolo. L’opera, che reinterpreta, suggestiva imponenza, l’iconografia della Maestà in trono è stata oggetto di una vivacissima gara tra diversi compratori collegati telefonicamente che partendo da una stima di 15mila/25mila euro si è conclusa a 68.750 euro.