Variante Delta, rischio zone gialle. Ma Giani frena: “I contagi sono bassi"

L'allarme del virologo Menichetti: “Ancora 18 milioni di non vaccinati. La variante corre e rischiamo ospedali pieni”. Le ipotesi di revisione dei parametri dei profili di rischio delle regioni

Giani sui vaccini ricorre alla protezione civile

Giani sui vaccini ricorre alla protezione civile

Firenze, 13 luglio 2021 – Torna lo spauracchio delle zone gialle in agosto, ma il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, frena. «Sul tracciamento della variante Delta stiamo lavorando con grande intensità e riscontriamo una tendenza di crescita, un pò simile a livello nazionale, ma non dobbiamo lasciarci condizionare: è un processo fisiologico».

«In Toscana – prosegue Giani – oggi ci sono 65 nuovi contagi, io ho vissuto momenti ad ottobre scorso in cui i contagi erano 2700. Fra 2700 e 65 contagi c'e' una bella differenza, quindi cerchiamo di dimensionarci in quello che è lo stato della situazione». «Io sono sempre attentissimo – sottolinea il governatore – e applico la concentrazione che si traduce in decisioni perché noi siamo pronti ad affrontare le situazioni, detto questo, questo è uno dei momenti in cui i contagi sono oggettivamente bassi, e quindi magari più che sulle misure di prevenzione, concentriamoci sull'incrementare il livello delle vaccinazioni".

Per frenare la circolazione della variante, i tecnici si stanno concentrando su alcune ipotesi di revisione dei parametri che stabiliscono i profili di rischio e l'assegnazione delle soglie per le regioni. Alcuni esperti vorrebbero aumentare la soglia minima di tamponi da effettuare ogni 100mila abitanti, altri dare maggiore peso al cosiddetto Rt ospedaliero, vale a dire il tasso occupazione dei posti letto, rispetto a quello sull'incidenza. Tra le questioni poste, infatti, c'è quella di rendere più determinante, nell'ambito del monitoraggio settimanale, la valutazione dei rischi sulla pressione ospedaliera rispetto all'incidenza dei contagi, proprio in vista dell'alleggerimento delle strutture sanitarie dovute al calo dei casi gravi con l'avanzare delle vaccinazioni.

Intanto, il virologo Francesco Menichetti, primario di malattie infettive dell'ospedale di Pisa, lancia il suo allarme: “Temo che l'Italia stia marciando per tornare a un'Italia a colori perché l'Rt galoppa aumentando di 3 centesimi di punto al giorno, il che significa che in cinque giorni siamo oltre l'1. Quindi non conteremo più solo i nuovi infetti, ma avremo anche la diffusione del contagio perché sopra 1, un infetto ne fa un altro. Rischiamo di avere un incremento dei contagi, e quando il numero dei contagi sarà aumentato in modo tangibile avremo di nuovo i ricoveri".

"Insomma - ammonisce il virologo – stiamo attenti. Abbiamo solo questo scorcio di luglio, agosto e uno pezzetto di settembre per colmare questo gap vaccinale".“Abbiamo vaccinato due terzi della popolazione", sottolinea il virologo, mentre "un terzo della popolazione non è vaccinata: sono oltre 18 milioni di over 12. E tra questi, 3 milioni sono over 50, 2,6 milioni over 60 e 1,4 milioni over 70. Non possiamo stare con questi numeri, perché affrontare la malattia senza il vaccino per queste fasce di età è estremamente pericoloso con la variante Delta che ora sta galoppando. Rischiamo di tornare a riempire i nostri ospedali".

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