
Una giovane riceve la prima dose del vaccino contro il Covid
Firenze, 8 agosto 2021 - "Io il vaccino l’ho fatto subito, ma per mio figlio... non lo so, magari aspetto". "Ma ci sono studi sugli effetti collaterali ai ragazzini?". "Ma non saranno troppo piccoli? E se poi qualcosa va storto?".
Scampoli di conversazioni ad altissima frequenza in questo agsto con il fiato tirato, puntellato com’è di dubbi e ansie assortite figlie di un futuro prossimo ancora pieno di punti interrogativi. Ma è il tempo che detta le regole e tra poco più di un mese i ragazzi torneranno a scuola (si spera sui banchi e non al pc di camera), ergo il tema vaccinazione è all’ordine del giorno.
La rotta sembra tracciata, gran parte delle famiglie hanno deciso di far vaccinare i figli. Ma c’è chi tentenna. E non sono pochi? "Tanti hanno già prenotato, ma non tutti" precisa Valdo Flori, pediatra molto noto in città e segretario regionale della Fimp, la Federazione italiana medici pediatri.
Dottore, ci sono ancora delle resistenze
"Beh sì, ma devo dire che la maggior parte delle persone si sono convinte che il vaccino non comporta rischi. Molti hanno avuto dubbi, ma una volta che hanno chiamato per un consulto e si sono sentiti rassicurati hanno sciolto ogni riserva".
Dubbi di che genere?
"Alcuni temono che il vaccino abbia degli effetti collaterali sui loro figli".
Ovvero?
"Ad esempio pensano che possa modificare il dna... Ma figuriamoci. Ad ogni modo è comprensibile che facciano domande trattandosi di ragazzi così giovani ma, ripeto, non ci sono controindicazioni".
E i ragazzini over 12 cosa dicono?
"Hanno voglia di socializzare, di stare insieme com’è normale alla loro età. Poi tra poco ricomincerà la scuola, ripartiranno le attività sportive, quindi la maggior parte di loro vuole vaccinarsi al più presto".
Sgombriamo il campo da un altro equivoco. Molti fanno questa riflessione: “Ho un figlio alto e robusto, quindi lo farò vaccinare senza problemi, ma se avessi una figlia femmina, magari ancora esile non sarei tranquillo...“. Ha un fondamento?
"Nessuno. Anzi il ragionamento da fare è esattemente il contrario: "Chi è più gracile rischia di soffrire di più con il Covid e quindi a maggior ragione è bene che si vaccini quanto prima".
Insomma non esistono soggetti meno adatti al siero?
"Assolutamente no".
Niente paura dunque?
"Le uniche famiglie che dovrebbero contattare un immunologo o un allergologo sono quelle con figli che in passato hanno avuto reazioni allergiche a un vaccino. Ad esempio se a quello contro il tetano si è verificato qualcosa è giusto prima consultare uno specialista. Ma, ripeto: questo è un vaccino sicuro. Non è un vaccino vivo oltretutto, quindi non può dare disturbi a chi ha deficit immunologici. E poi mi faccia fare una raccomandazione..."
Siamo qui per questo
"Attenzione a correlare subito eventuali reazioni avverse al vaccino. Magari un ragazzino viene vaccinato quando ha in incubazione una qualsiasi influenza... Insomma se il giorno dopo a qualcuno viene la febbre non è detto che sia necessariamente a causa del vaccino".
Un appello finale?
"Dobbiamo stare tutti molto tranquilli. Il vaccino è sicuro e non credete a chi dice che non c’è stata la sperimentazione. Tutto l’iter è stato seguito, al limite sono stati saltati solo dei passaggi burocratici. Niente paura, insomma. Il massimo che può capitare a un ragazzino è un po’ febbre, un mal di testa. Cose banali".