Gli 88 maxi centri per i vaccini in Toscana. Da febbraio tocca a over 80 e insegnanti

Il ruolino di marcia della Regione: da un minimo di 16mila a un massimo di 27mila iniezioni al giorno

Vaccini

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Firenze, 15 gennaio 2021 - A febbraio la Toscana partirà con la vaccinazione di massa. Nella riunione di ieri in Regione, il governatore Eugenio Giani, ha dato l’input ai direttori generali delle Asl per lo sviluppo del piano al quale sta già lavorando la struttura guidata dall’assessore alla Salute, Simone Bezzini. Si parte dai numeri: la Toscana per immunizzare (con la doppia dose) due milioni di toscani (circa il 70%, esclusi i 120mila sanitari e anziani in Rsa già vaccinati e i ragazzi sotto i 16 anni), da febbraio a settembre, si pone come obiettivo, in base alla disponibilità del farmaco, di vaccinare al giorno da un minimo di 16mila a un massimo di 27mila persone al giorno, coinvolgendo oltre agli ospedali, la medicina territoriale dell’Asl, i medici e i pediatri di famiglia, il volontariato sociale e, in un secondo momento – probabilmente – le farmacie che hanno dato disponibilità (anche se a oggi in Italia serve un medico che assista alla vaccinazione).

A febbraio in Toscana arriveranno 525mila dosi: 180mila di Pfizer e 345mila di AstraZeneca che, ancora, deve essere autorizzato dall’Agenzia europea per i medicinali (Ema): dovrebbe succedere il 29 gennaio. Di queste, 100mila di Pfizer saranno riservate per le seconde iniezioni delle prime vaccinazioni in corso o già effettuate. Le 425mila dosi rimanenti per i 28 giorni di febbraio, in base alle previsioni, serviranno a immunizzare circa 213mila persone. Priorità a tre categorie: ultraottantenni (in Toscana sono 357.347), pazienti fragili che hanno esenzione dal ticket per patologia (865mila) e insegnanti (oltre 88mila). Si dovranno fare delle scelte, anche in base ai vaccini disponibili: Pfizer per chi ha più di 60 anni, AstraZeneca sotto i 55 anni (come indicato dall’azienda produttrice).

Da marzo i numeri delle dosi in arrivo dovrebbero crescere esponenzialmente, sempre che il vaccino di AstraZeneca venga liberato, altrimenti sarà tutto molto più complicato. In base a quanto comunicato dal commissario straordinario per l’emergenza, Domenico Arcuri, la Toscana dovrà avere almeno 88 punti vaccinali, uno ogni 40mila abitanti. Ma l’obiettivo minimo che si è data la Regione è di arrivare almeno a cento punti vaccinali con sei vaccinatori che eseguono 100 vaccinazioni al giorno: con questi numeri si arriva a 16mila al giorno. Poi crescerà. L’elenco dei luoghi dovrà essere compilato rapidamente: c’è da organizzare e mettere insieme il personale necessario, probabilmente non sarà sufficiente quello previsto dalla struttura commissariale che ha incaricato le agenzie per il lavoro interinale Synergie e Umana di reclutare operatori per la Toscana con una produttività basata su 6 vaccinazioni all’ora per 37 ore settimanali nei centri vaccinali. Si prevedono piccoli potenziamenti tra febbraio e marzo, mentre l’arrivo di un contingente di 452 operatori è atteso in aprile, maggio e giugno e 937 tra luglio e settembre, i mesi in cui è previsto il picco di vaccinazioni. Dove si vaccinerà? Esclusi cinema e teatri, si punterà su palestre, luoghi espositivi e drive through. Già selezionati per Firenze la Fortezza, il Mandela Forum, il chiostro del Museo di Santa Maria Novella, poi l’ex Creaf di Prato, la cittadella della salute di Campo di Marte a Lucca, i centri fieristici di Carrara e Arezzo.

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