Vaccinati ma senza green pass: la 'beffa' del Sinovac

L’Associazione Generale Ramuion Italia scrive al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani per risolvere la questione: il vaccino cinese non è riconosciuto dall’Ema e non dà diritto alla certificazione verde

Luca Zhou Long e Francesco Rotunno

Luca Zhou Long e Francesco Rotunno

Firenze, 19 ottobre 2021 - Cinesi che non possono lavorare in Italia, Italiani di ritorno dalla  Cina che non possono lavorare o muoversi  in Italia. Una questione di vaccini che, in epoca green pass, rischia di creare non pochi problemi economici e sociali.

A seguito dell’entrata in vigore dell’obbligatorietà della certificazione verde sui luoghi di lavoro infatti molti cittadini cinesi si sono visti sprovvisti di certificato verde perché il vaccino Sinovac non è ancora riconosciuto dall’EMA. Per cui, nonostante siano stati inoculati con due dosi di vaccino, sono impossibilitati a richiedere ed ottenere il green pass. Stessa situazione per molti cittadini italiani, inoculati in Cina col Sinovac non possono rientrare pertanto in Italia e vedersi riconosciuti i diritti della certificazione verde. Per risolvere questo problema questo l’Associazione Generale Ramunion Italia ha scritto al Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.

Nella lettera il presidente Luca Zhou Long chiarisce che questa situazione comporta “disagi notevoli nella filiera produttiva, non per mancanza del vaccino quanto per l’impossibilità di ottenerne la certificazione”. “ Mi sono permesso di scriverle -sottolinea Luca Zhou Long - perché, avendola incontrata più volte in passato per altre motivazioni, ho potuto apprezzare il suo pragmatismo e la sua filosofia sostanziale, rivolta alla soluzione delle problematiche. Le chiedo quindi di intercedere non tanto per il cittadino cinese, quanto per il lavoratore extracomunitario che, avendo comunque rispettato la legge, rimane impigliato nelle pastoie burocratiche e deve veder soffrire il suo lavoro per l’impossibilità di ottenere una semplice autorizzazione amministrativa”. “Trattiamo tematiche di interesse Cinese e Italiane relative ai problemi sorti con l'introduzione del green pass – aggiunge il vicepresidente Francesco Rotunno-. Molti Cinesi sono privati della loro libertà in Italia, pur avendo fatto due dosi di vaccino Sinovac; molti Italiani sono privati della libertà di rientrare in Italia dalla Cina, pur avendo fatto due dosi di vaccino Sinovac. Queste persone non possono vaccinarsi ancora in quanto il vaccino Cinese non è compatibile con quello europeo”.

Domenico Guarino

 

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