
I Brancaleoni
Pontassieve (Firenze), 8 luglio 2019 – Mille euro per realizzare un sogno. E' questa la cifra che occorre ai rugbisti disabili della Polisportiva Sieci Valdisieve Rugby, per poter essere presenti il prossimo 26 settembre alla tre giorni del Torneo dei Diritti in Meta, organizzato dalla squadra locale di rugby integrato, gli Atipici Rugby Bari, con il patrocinio della Federazione Italiana Rugby. La squadra, i Brancaleoni, fa parte della Rete Nazionale di Rugby Integrato (di cui 3 squadre sono toscane), composta da ragazzi sopra i 18 anni, alcuni con disabilità cognitiva e psichica, da appassionati di rugby ed ex giocatori. C'è chi non è proprio piè veloce, chi ha qualche problemino con la bilancia, chi ha bisogno di un aiuto in più con le regole, ma sono tutti uniti dalla voglia di giocare, essere squadra e, prima ancora, amici e famiglia. La trasferta lunga a Bari, per circa 15 persone, richiede tuttavia almeno mille euro. E questi soldi nelle casse di una società dove sono tutti volontari, non ci sono. "Mille euro sono tanti - spiega Carlotta Brogi, responsabile del progetto - ma se i tifosi aumentano diventa uno sforzo condiviso e più sostenibile. Per questo chiediamo un piccolo contributo per rendere possibile la partecipazione al torneo, che non è una semplice partita ma una festa, un confronto per valutare i miglioramenti che questi ragazzi dal cuore di leone stanno ottenendo sul campo e nella vita". I Brancaleoni della Polisportva Sieci Valdisieve Rugby sono nati l'anno scorso, ma il progetto è partito 5 anni fa. Tutto nasce dalla richiesta di alcune famiglie di integrare i bambini con problemi cognitivi, intellettivi o comportamentali. Il rugby si è rivelata un'esperienza positiva e quando alcuni dei ragazzi sono diventati maggiorenni la soluzione è stata quella di formare una squadra di rugby integrato over 18. Non cambiano le regole del gioco, i placcaggi sono solo più morbidi e in campo è prevista la presenza di facilitatori per aiutare chi ha difficoltà con le regole. Insieme alla Croce Azzurra Pontassieve e l’Associazione Unopertutti, si è attivata la ricerca dei fondi necessari a garantire adeguata formazione e professionalità. Oggi, grazie anche ai fondi ricevuti da un bando Cesvot, c'è un team di educatori professionali, allenatori e volontari che lavorano con la supervisione di uno psicoterapeuta. Il progetto è ancora in costruzione, ma la squadra è diventata un punto di riferimento. "Il rugby – aggiunge Carlotta Brogi - è uno sport che si presta perché il senso di squadra è spiccato: si avanza insieme, ci si dà sostegno l'un con l'altro, c'è un forte senso del rispetto per l'avversario e per l'arbitro. E' uno sport di lotta che rispetta regole ben precise e poi il terzo tempo dà la possibilità di confrontarsi e conoscersi meglio". Per chiunque voglia aiutare la squadra, questo l' IBAN del conto corrente della Polisportiva Sieci dedicato ai progetti sociali presso BCC Pontassieve: IT50N0873638012000000202207.