
A fine anni ’90, la questione che divideva l’Italia in fazioni era il pericolo, o meno, per la salute derivante dalle onde elettromagnetiche. Proliferavano i cellulari, e proliferavano le antenne di trasmissione. Pericolose sì o no? Italiani divisi. Nascevano comitati. Cascate d’inchiostro per dar conto dell’una e dell’altra posizione. Ben oltre due decenni dopo, il clamore dell’epoca forse è un po’ diminuito, ma il Comune di Capraia e Limite non ha affatto dimenticato. Ecco perché ha appena approvato un complesso piano di riordino di tutte le postazioni di trasmissione per la telefonia e per i programmi radio. Due le cose di cui tener conto, secondo l’amministrazione guidata dal sindaco Alessandro Giunti: la salute pubblica (prima di tutto) e la tutela dell’ambiente.
Il Limitese copre un’ampia porzione dei versanti occidentali e meridionali del Montalbano dove è rigorosamente vietato inserire ’degli scempi’ paesaggistici. Per cui, alcune stazioni potranno essere riproposte laddove sono, altre traslocano in luoghi più sicuri. Il Comune ha lavorato fianco a fianco con le maggiori compagnie del settore che avevano fatto richiesta di installare nuovi impianti. Nella relazione che accompagna il piano comunale, si spiega che si vuole fornire all’Ente "un progetto di localizzazione per l’installazione di nuove Stazioni Radio Base (Srb), privilegiando i siti di proprietà comunale, a completamento dei piani di copertura del territorio richiesti dagli enti gestori. Le richieste dei gestori, integrate con i dati tecnici delle Srb esistenti, vengono analizzate singolarmente e nell’insieme, con l’obiettivo specifico di garantire le coperture dei servizi e al contempo assicurare le condizioni di massima cautela per le esposizioni della popolazione ai campi elettromagnetici, in applicazione del principio di minimizzazione".
A tal fine - si aggiunge nella relazione fatta dai tecnici incaricati dall’amministrazione - "vengono analizzate anche ipotesi alternative di localizzazione degli impianti". Si parla infine di avere una soluzione "che tenda a minimizzare l’impatto ambientale, pur mantenendo il rispetto delle esigenze di copertura". Ad oggi si farebbe riferimento a 6 impianti di telefonia e a 11 antenne per trasmissioni radio di cui 9 si trovano a Castra, frazione collinare. Le altre due sono localizzate in un’area più a valle.
Andrea Ciappi