Un parco giochi per i bambini della guerra

Croce Rossa e Rotary insieme: anche corsi di italiano e didattica a distanza con l’Ucraina. Pompei: "Azioni concrete per i più vulnerabili"

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Un parco giochi davanti alla sede della Croce Rossa. L’inaugurazione si è tenuta ieri sera; a fare gli onori di casa il presidente della sezione scandiccese, Gianni Pompei. Un’idea che si è potuta concretizzare grazie anche al contributo ricevuto in donazioni dai Rotary Club di Scandicci e Firenze Valdisieve, che dimostrando grande sensibilità hanno sposato la volontà dell’associazione di creare uno spazio esterno da dedicare ai più piccoli.

"L’emergenza Ucraina – ha detto il presidente, Pompei – e la volontà di aprire il primo centro estivo di Croce Rossa nel mese di luglio scorso, hanno accelerato questa decisione, mettendo ancora una volta in primo piano lo spirito di Croce Rossa: aiutare i più vulnerabili, agire con azioni concrete per agevolare l’integrazione e considerare le diversità come un valore aggiunto e di crescita". Un’inaugurazione che è diventata contestualmente momento di condivisione con le mamme ed i loro figli ucraini, con i rappresentanti dei due Rotary Club, con la Giunta del Comune di Scandicci e soprattutto con tutti i volontari del Comitato che hanno scelto di essere presenti.

Al taglio del nastro erano presenti il sindaco Fallani e parte della giunta, l’assessore alla protezione civile, Monia Monni, il presidente del Rotary Firenze-Valdisieve, Saverio Giangrandi e la presidente di Scandicci, Ilaria Raveggi. Per Croce Rossa c’erano il presidente regionale Cri Francesco Caponi, il vice Costantino Danese e segretario generale Cri Toscana Pasquale Morano. C’erano anche le famiglie ucraine, mamme e bambini perché i papà sono al fronte a combattere, che Croce Rossa ha assistito dal 26 febbraio non appena scoppiata la guerra. Un impegno umanitario importante che Croce Rossa ha svolto e sta svolgendo con grande passione. Non c’è solo l’accoglienza, ma ci sono anche i corsi di italiano per i bimbi e la didattica a distanza con l’Ucraina in modo da permettere loro di continuare la scuola. Un modello importante che ha permesso di creare solide relazioni umane.

Fabrizio Morviducci

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