
di Andrea Settefonti
Oltre trecento anni di vita, di tempo scorso sulla corteccia diventata una corazza. Vita secolare degli alberi monumentali di San Casciano e Greve in Chianti che raccontano e testimoniano le radici storiche del territorio- Da circa 300 anni vivono, sorvegliano e tutelano con la loro ombra uno degli scenari collinari più belli e apprezzati al mondo. E i due Comuni si uniscono nel progetto di valorizzazione delle piante secolari.
"Abbiamo pensato – dichiarano i sindaci di San Casciano e Greve in Chianti Roberto Ciappi e Paolo Sottani – di ricreare una sorta di museo diffuso degli alberi monumentali con i percorsi che conducono alle piante dotate di cartelli e totem informativi". A San Casciano la Leccia è uno degli 8 alberi monumentali presenti sul territorio, individuati e mappati nell’ambito del quadro conoscitivo del Piano strutturale. "Sono stati individuati dagli agenti forestali di alberi secolari tra cui lecci, cipressi, palme, querce, cedri del Libano, situati in aree pubbliche e private", spiega Ciappi. "Il lavoro fa parte di un’attività di mappatura dei percorsi storici, dei sentieri escursionistici, delle evidenze storico-religiose".
Per quanto riguarda Greve, qui sono quattro gli alberi monumentali presenti nel territorio dei 122 esemplari che conta complessivamente la Toscana. Il Comune di Greve si è posto l’obiettivo di valorizzare le sue chiome più longeve e prestigiose.
L’iniziativa del censimento è stata apprezzata anche dai privati che chiedono di verificare alcune piante secolari come il cerro nella proprietà del Castello di Querceto, il Cerro di Badia di Montescalari, detto anche Querce dei cento rami, l’Ulmus minor denominato Due Olmi e del Quercus Robur chiamata Farnia del Mulin dei Gatti, lungo il fiume Greve. L’albero più alto è la farnia che raggiunge i 30 metri di altezza e i 4 metri di circonferenza, seguito dal cerro, alto 24 metri con una circonferenza di 3 metri e 85cm e dall’olmo, alto 16 metri con una circonferenza pari a 2 metri e 80cm. "Gli alberi sono stati censiti e valutati – rileva il sindaco Paolo Sottani - per ciascuna alberatura è stata redatta una scheda di valutazione e i dati sono stati anche informatizzati". Quello della cura e della valorizzazione del patrimonio ambientale è un tema centrale per l’amministrazione grevigiana che ha attivato una particolare iniziativa nel corso del 2020 piantando 83 nuovi alberi, una per ogni nato nel 2019, nei giardini di via Danimarca a Greve in Chianti e nei giardini di via della Conca d’Oro Panzano.