"Un fondo per risarcire" Ma per Estra ’Tutto in regola’

Programmato un incontro per affrontare le segnalazioni degli utenti. Federconsumatori chiederà risorse per indennizzare chi ha pagato troppo.

"Un fondo per risarcire"  Ma per Estra ’Tutto in regola’

"Un fondo per risarcire" Ma per Estra ’Tutto in regola’

Continua il braccio di ferro fra Estra e gli utenti che negli ultimi mesi si sono trovati con bollette stratosferiche per il consumo di gas.

Al centro della diatriba il cambio del contratto in maniera unilaterale, che secondo la società sarebbe però avvenuto nel rispetto della normativa vigente.

"Estra Energie ribadisce la correttezza del suo operato rispetto alle modifiche contrattuali - spiega – e invitiamo le associazioni dei consumatori a un incontro per martedì prossimo per un confronto sulle questioni in discussione".

La società di energia sostiene di di aver comunicato ai suoi clienti la variazione del listino tre mesi prima della scadenza delle “Cte”, ossia delle condizioni tecniche economiche contrattuali, tramite una comunicazione scritta o tramite invio di email: "Il cliente in questo lasso di tempo è quindi libero di accettare o meno la modifica contrattuale. Inoltre - si precisa –, non abbiamo proposto ai clienti del mercato libero modifiche delle condizioni economiche contrattuali non scadute fino al 30 giugno 2023, in ottemperanza a quanto previsto dai decreti Aiuti bis e Milleproroghe". E di questo, si sottolinea, anche l’Antitrust ha riconosciuto il corretto operato di Estra.

Ma la materia è complessa, e fra le centinaia di segnalazioni arrivate, ad esempio a Federconsumatori, ci sono tanti rinnovi delle condizioni economiche scadute, che si ritiene ben diverso da “da una variazione unilaterale“. Fra le segnalazioni degli utenti ci sono poi coloro che affermano di non aver ricevuto per posta o per email la proposta di modifica e che si sono ritrovati solo bollette triplicate senza capire perché.

"Occorre dire - prosegue Estra – che l’indice Pfor (quello applicato e contestato, in quanto avrebbe fatto aumentare i costi, ndr) ha recepito gli aumenti di prezzo all’ingrosso solamente dal trimestre ottobre-dicembre 2022, a gennaio-marzo 2023 si è dimezzato e da aprile 2023 sarà ancora più basso, intorno a 0,57 euro a smc".

Estra ribadisce la piena disponibilità al confronto, con un nuovo incontro che segue quello già avvenuto il 24 febbraio scorso. "L’interlocuzione con Federconsumatori e con le altre associazioni dei consumatori non si è mai interrotta – conclude la società dell’energia – e sono già state invitate a partecipare alla prossima riunione".

A questo appuntamento Federconsumatori si presenterà con una proposta precisa da rivolgere ad Estra: la costituzione di un fondo per risarcire gli utenti che, per un motivo o per l’altro, si sono trovati a pagare rincari esorbitanti, al di là della legittimità sull’applicazione di un indice o di mercato o un altro.

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