Un esercito di giovani: "Abbiamo formato una catena con i secchi per svuotare le cantine"

Il passaparola: armati di pale e secchi ad aiutare gli alluvionati di Campi. L’assessora Funaro: "Ci stanno dando una lezione straordinaria".

Un esercito di giovani: "Abbiamo formato una catena con i secchi per svuotare le cantine"
Un esercito di giovani: "Abbiamo formato una catena con i secchi per svuotare le cantine"

Arrivano la mattina presto con i motorini, addirittura le bici elettriche a noleggio che però non sanno dove parcheggiare perché non sono previsti stalli laggiù, oppure accompagnati dai genitori: pantaloni della tuta, felpa, stivali, qualcuno armato di pala e secchio, poche parole, un sorriso stampato sul volto e tanta buona volontà. Punto di ritrovo la Motorizzazione all’Osmannoro: capolinea del servizio navetta per andare in centro (l’altra navetta fa la spola con Capalle). A guardarlo senza conoscere l’inferno di acqua, fango, morte e dolore intorno sembra piuttosto l’uscita di una discoteca: una marea umana di migliaia di ragazzi e ragazze che si accalcano per salire per primi sul bus tra le lamentele dell’autista che non può mica caricarli tutti insieme. Invece lo snodo all’Osmannoro è diventato la porta di ingresso di questa splendida pagina di solidarietà partita dal basso, della nostra meglio gioventù.

L’esercito dei nuovi angeli del fango: studenti delle scuole fiorentine che con il passaparola e l’emulazione social si sono riversati a Campi, epicentro del disastro per dare una mano. Spalare il fango, togliere l’acqua da cantine e garage, spostare il mobilio in strada per ripulire le case e distribuire sorrisi. Assenti giustificati dagli istituti scolastici che hanno appoggiato l’iniziativa a tappeto. Dal Leonardo da Vinci al Gramsci, dal Castelnuovo al ’Miche’ e via via che la catena di solidarietà aumenta, aumentano anche le adesioni di prof e allievi. Uniti, a seconda delle varie sensibilità. "Il mio prof ha detto che possiamo fare scuola qui anche tutta la settimana", dice un ragazzo. "La mia di matematica no, voleva metterci assenti, fortuna che è arrivata la preside", gli fa eco un altro.

"Siamo arrivati al Centro operativo di Campi – raccontano Alessandro e Giorgio, 15 anni – ma avevano finito tutto, anche le tutine e le pale. Così le abbiamo recuperate in giro per la città, come i secchi, molti erano abbandonati". E poi via, porta a porta ad aiutare gli alluvionati. "Con i nostri compagni di calcio siamo andati a casa di una coppia di anziani. Avevano la cantina con due metri d’acqua: abbiamo formato una catena di 12 ragazzi e ci siamo passati i secchi. Ma anche a stare fino a notte non saremmo riusciti a finire, tanto era piena ma almeno un quarto lo abbiamo tolto e i proprietari erano così contenti che ci hanno offerto biscotti". E poi in un’altra casa a spalare fango: "L’odore era terribile, abbiamo buttato tutto nelle fogne... e sennò dove?".

Un fenomeno su cui è intervenuta anche l’assessora Sara Funaro: "Gli studenti delle scuole fiorentine e dei dintorni in questi giorni ci stanno dando una lezione straordinaria e stanno lanciando un appello forte al mondo della scuola: oltre a essersi mobilitati con entusiasmo, energia e passione incredibili, ci hanno detto che con il loro impegno sui territori alluvionati stanno facendo la scuola vera. Penso che come istituzioni dobbiamo raccogliere il loro appello e fare una riflessione seria, tutti insieme". "A breve incontrerò gli studenti e parlerò con loro - ha aggiunto Funaro –. La scuola non è solo apprendimento di nozioni: è anche un laboratorio in cui i ragazzi si formano, in cui si crea il futuro e si rafforza l’identità. Se per loro la scuola e l’educazione civica devono essere anche e soprattutto quello che stanno facendo oggi, ovvero aiuto e solidarietà a chi ha bisogno, noi dobbiamo raccogliere il loro appello: dobbiamo provare a costruire con loro delle proposte innovative che riguardano la scuola e l’educazione civica; dobbiamo fare in modo che la scuola sia rappresentativa di questa loro esigenza e che risvegli valorizzi e rafforzi la coscienza civica, che nei nostri ragazzi c’è ed è forte".

Berti Barbara

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro