Bufera Uffizi chiusi, Schmidt contrattacca: "Apertura straordinaria? Manca il personale"

Valdo Spini, membro del Cda: "Va completata la riforma dei musei per consentire le assunzioni di giovani in cerca di occupazione". Il sindaco: "Condivido il disappunto di Sangiuliano ma servono risorse"

Firenze, 3 novembre 2022 - "Ciò che è successo potrebbe diventare l’occasione, per il nuovo Governo, di completare la riforma dei musei, dando autonomia sul personale a quelli che hanno già un’autonomia gestionale". Valdo Spini, membro del Cda delle Gallerie degli Uffizi interviene così sulla polemica nata a seguito della chiusura del museo il 31 ottobre. Uno stop scattato nella normale giornata di fermo settimanale del lunedì, ma che ha coinciso col cuore del ponte di Ognissanti, quando Firenze ha registrato presenze da record. Così, quel portone chiuso davanti a migliaia di turisti ha fatto infuriare il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che ieri ha scritto al direttore Eike Schmidt parlando di episodio "gravissimo" e indicando la chiusura come "una perdita di introiti" e "un danno di immagine per le Gallerie degli Uffizi e per l’intero Sistema museale italiano".

Una lettera alla quale il direttore ha risposto evidenziando i problemi legati alla carenza di personale (di competenza ministeriale) e dovuto al tetto agli straordinari. "Assicuro al ministro che sono scandalizzato come lui di queste chiusure – ha scritto -. Purtroppo, il problema della carenza degli organici è endemico: è ormai irrisolvibile senza un intervento deciso dalla parte centrale". "Non entro sugli aspetti gestionali – spiega Spini – dei quali ha già parlato il direttore. Posso dire però che la riforma dei musei, molto valida per l’aspetto della autonomia gestionale, ha il limite di non aver fatto scattare un provvedimento simile sul personale. Questo significa che una realtà come gli Uffizi, pur avendo una buona situazione finanziaria, può progettare eventi e far partire lavori, ma non può assumere personale per aprire la sera o nel giorno di chiusura settimanale. In più è stata fatta, dal precedente Governo, una norma che limita gli straordinari. Il dibattito di questi giorni potrebbe diventare, per il Governo, una bella occasione per intervenire: togliendo subito il tetto del 15% agli straordinari e poi completando la riforma. È un tema che non riguarda solo gli Uffizi, ma moltissimi musei, biblioteche e archivi". Oltretutto, in una città come Firenze, sbloccare le assunzioni significherebbe riattivare il mercato del lavoro in un settore cruciale.

"Ci sono moltissimi giovani in cerca di occupazione – continua Spini – che sarebbero ben felici di lavorare agli Uffizi o in altre realtà simili. Oggi, al contrario, se va in pensione anche un solo funzionario rischiamo la paralisi e dobbiamo aspettare con il fiato sospeso che il Ministero intervenga".

Resta da vedere se la chiusura di Halloween porterà qualche cambiamento, come spera anche il sindaco Dario Nardella. "Con il ministro Sangiuliano – ha detto intervenendo ieri a Telegram su Toscana Tv – c’è un rapporto di conoscenza da qualche anno e sono convinto che potremo collaborare insieme. Ci siamo sentiti stamani (ieri ndr) ed era piuttosto arrabbiato. Non posso non condividere il disappunto per il fatto che in un ponte, quello di Ognissanti, così importante per Firenze e per l’Italia, i visitatori trovino i due principali musei chiusi. Chiederò un impegno particolare sul tema del personale dei musei statali che incide sul problema molto sentito delle chiusure nei giorni festivi".

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro