Uccise la ex, condannato ancora, «Ha aggredito la nuova compagna»

Firenze, la donna è stata sbattuta contro un muro e minacciata: un anno per atti persecutori

Guibanin Abdulaye Winsi Gaddi, 49 anni, musicista africano noto come Winsi Manfield

Guibanin Abdulaye Winsi Gaddi, 49 anni, musicista africano noto come Winsi Manfield

Firenze, 27 ottobre 2018 - Il giorno di San Valentino del 1999, con un attrezzo utilizzato per riabilitare una caviglia malandata, Winsi Gaddi uccise Angela Sanchini, 29 anni, estetista di San Polo in Chianti. Erano stati fidanzati per cinque anni, si erano lasciati, ma quella sera, per la festa degli innamorati, la donna accettò l’invito a casa sua, in via del Ponte alle Mosse.

Dovevano guardare insieme una videocassetta del loro idolo Bob Marley, ma il musicista aveva in animo anche di riconquistarla. Non ci riuscì, e dopo averla strozzata con un filo di ferro, tentò pure lui di togliersi la vita.

E’ stato condannato, in abbreviato, a dodici anni (meno tre d’indulto) e gli venne riconosciuta la seminfermità mentale. Il tribunale di sorveglianza lo vide riabilitato dalla detenzione e lo ha ritenuto non più socialmente pericoloso.

Guibanin Abdulaye Winsi Gaddi, 49 anni, musicista afro noto come Winsi Manfield, iniziò una nuova relazione con una donna che ora ha 36 anni. La signora, assistita con grande determinazione dall’avvocato Luca Maggiora, si è costituita parte civile contro Winsi accuusato di maltrattamenti e lesioni. La signora ha deciso fin dalla costituzione di parte civile presentata dall’avvocato Maggiora, di devolvere la somma dell’eventuale risarcimento a una associazione a difesa delle donne maltrattate.

Il rapporto tra Winsi e la nuova compagna era filato liscio per un po’. Fino a una scenata in strada con la donna afferrata per il bavero e sbattuta contro un muro, per un paio di jeans «indecenti». Era il 5 agosto 2013.

«Sei una poco di buono, non vali nulla... comportati bene altrimenti sai cosa ti succede... stai attenta perché ti faccio veramente male... devi sapere come si deve comportare una donna», le urlò.

Il riferimento era abbastanza esplicito alla precedente condanna per omicidio della sua ex. Condanna dalla quale, per svariati motivi giuridici, era uscito in tempi tutto sommato rapidi.

La nuova vittima di violenze e minacce Winsi l’aveva conosciuta a Pitti dove lui era nella security e lei seguiva un corso per il Polimoda. Una bella ragazza che aveva attirato il rapper. Nelle udienze del processo, la giovane, ha raccontato che all’inizio non sapeva nulla del passato di Winsi e poi ha ricordato le violenze con le varie visite al pronto soccorso, le minacce.

E il dolore del padre del musicista che, saputo dei nuovi episodi di violenza si era disperato e aveva esclamato: «Glielo dicevo io che doveva andare dallo psicologo». Il pm aveva chiesto 2 anni di condanna mentre il difensore di Winsi, Mattia Alfano, aveva invocato l’assoluzione del musicista.

“Tutti i testimoni sentiti al dibattimento hanno di fatto confermato la totale normalità di quel rapporto – dice Alfano – Sono convinto che l’istruttoria abbia ampiamente provato la totale inconsistenza delle accuse».

Il giudice ha modificato l’imputazione in atti persecutori e ha condannato Winsi a 1 anno di reclusione e a una provvisionale di 5mila euro per la vittima.

am ag

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