ROSSELLA CONTE
Cronaca

Nasce il gruppo per "educare" i turisti / FOTO: le 10 cose da evitare

Dai bagarini in azione ai cestini pieni: le notizie viaggiano sulla chat

foto Marco Mori/New Pressphoto

Firenze, 30 giugno 2017 - Salvare Firenze dal turismo mordi e fuggi, da quello sciame di visitatori con le valigie sempre più vuote, che prende e non lascia niente. Ma anche fare da collegamento tra il Comune e la strada che loro battono tutti i giorni e che conoscono meglio delle proprie tasche. E’ con questo duplice obiettivo che nasce l’Armata pacifica, un’associazione di una cinquantina di guide turistiche collegate tra di loro tramite un gruppo WhatsApp. "Armata" perché sono pronti a combattere per la loro Firenze, pacifica perché la loro è una battaglia di civiltà a colpi di idee e proposte per frenare l’invasione selvaggia in una città che macina ogni anno oltre 10 milioni di turisti.

Messaggi puntuali, scambi di informazioni e un dossier fotografico per documentare quello che sta diventando Firenze. Così spulciando tra i messaggi dei ciceroni si scopre che davanti agli Uffizi c’è un muro di abusivi, che i biglietti per l’Accademia sono esauriti, i bagarini hanno fatto incetta e lasciato turisti e guide a bocca asciutta, o peggio che per entrare bisogna sfidare i 35 gradi e un’ora di calvario. Ma anche che vicino al Duomo i cestini strabordano. Sono pieni e gli incivili pensano bene di abbandonare i rifiuti a terra o che il sagrato di San Lorenzo è ridotto a un baretto di una spiaggia. E ancora che Ponte Vecchio è un corridoio di poster.

"La città è cambiata - spiega Lucia Lazic - i negozi storici stanno sparendo e i nostri stessi turisti che magari sono tornati dopo anni non riconoscono più la stessa cartolina". "Ormai – prosegue Siro Chini – ci sono abusivi a ogni angolo e l’offerta commerciale si è omologata: cibo, pelle e souvenir".

Chi si ferma davanti a un negozio di bottoni solo per fare un esempio, non può fare a meno di immortalare il momento come se si trovasse davanti a un’opera d’arte, raccontano. Senza considerare che, sottolinea Serena Barbetta, "i venditori abusivi sono anche violenti. Tre nostri colleghi sono stati aggrediti e difesi dagli stessi turisti… Non è una bella immagine".

Per questo il comitato di guide chiede all’amministrazione di andare avanti "e offre la propria collaborazione e il proprio contributo". Innanzitutto, sulla stessa linea di Confesercenti e del Comune, propone la realizzazione di un vademecum che indichi cosa si può e non si può fare. Istruzioni per l’uso da distribuire non appena il visitatore mette piede in città, da accompagnare a una adeguata segnaletica informativa. E naturalmente il comitato è d’accordo sulla necessità di un maggior numero di controlli. "Firenze è una città che deve vivere anche, e non solo, di turismo. Non può essere ridotta un mangificio o peggio a uno stuolo di venditori abusivi. Deve tornare la culla dell’arte e della cultura", concludono.