Trova il lupo nel giardino di casa

L’avvicinamento dell’animale non è un caso isolato. La denucia: "Aveva in bocca la mia cagnolina"

Trova il lupo nel giardino di casa

Trova il lupo nel giardino di casa

"Ho salvato la mia cagnolina Kira, ma ora abbiamo paura per i nostri bambini, per gli animali, per noi". Massimo Ottanelli si è trovato faccia a faccia con un lupo, arrivato fin sulla soglia dell’azienda agricola Vignolame a Monteloro che la sua famiglia ha da secoli e dove vivono sua madre e altri parenti. Lunedì pomeriggio era a casa della mamma, racconta. "Come sempre, ho lasciato la mia Kira, un bassotto tedesco, per qualche minuto sull’aia di fronte casa per fare i suoi bisognini prima di cena. Erano le 19, ancora pieno giorno". L’ha sentita ringhiare: si è affacciato dalla porta e ha visto un lupo che tentava di addentarla da dietro. "E’ stato un attimo: ho urlato fortissimo, il lupo ha mollato la presa e Kira è corsa tra le mie braccia. Siamo scappati in casa dove ho preso il cellulare e dalla finestra ho filmato l’animale". Dalle immagini (pubblicate sul nostro sito internet www.lanazione.it) si vede chiaramente il lupo che gira per l’aia e, per nulla intimorito dalla presenza dell’uomo, si guarda intorno in cerca forse di un’altra preda per poi allontanarsi con calma lungo la strada vicinale battuta. Non è la prima volta che l’azienda agricola tra Pontassieve e Fiesole verso San Clemente deve fare i conti con i lupi: poco più di un anno fa, la famiglia Ottanelli trovò il montone Pippo ridotto a brandelli da un branco. In quel caso scavalcarono la recinzione delle stalle alta due metri e mezzo accanendosi contro un animale che era particolarmente amato dai bambini della zona.

È dal 2016 che l’azienda subisce attacchi con la perdita di capre, capretti, pecore e appunto il montone. Ma mai si erano avvicinati così tanto alle case o avevano aggredito animali da compagnia. L’area è molto ampia: 37 ettari di terreno per un’azienda di cui si ha traccia storica dal 1640 sempre gestita dalla famiglia Ottanelli. Impossibile recintarla tutta anche per la presenza di strade vicinali. "Qui abbiamo 9 bambini tra i 5 e gli 11 anni, abituati a stare fuori. Abbiamo anche realizzato un’area giochi per permettere loro di stare in sicurezza all’aria aperta" dice Massimo. Ma questa sicurezza ora non c’è più. "Mai mi sarei aspettato di trovarmi un lupo di giorno davanti alla porta di casa. È diventata una situazione ingestibile, un’anomalia che va a limitare la nostra libertà e la nostra sicurezza". Stavolta è andata bene a Kira: non sembra aver riportato danni fisici. Ma ora la paura è tanta, anche a stare nella propria casa.

Manuela Plastina

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