
Sospensione dell’attività per un giorno, il prossimo sabato sera: è la sanzione che ha colpito uno dei più noti locali notturni del Mugello, il "Convivio" di Borgo San Lorenzo in piazza del Popolo, punto di ritrovo per tantissimi giovani. E’ la prima volta che nel capoluogo mugellano si fa chiudere un’attività del genere. Lo ha deciso, con un’ordinanza, il Comune.
Le motivazioni vengono enumerate nell’atto comunale, e sono legate alla questione dell’eccessiva rumorosità. Si parla di note rimaste inascoltate, di verbali e multe, di esposti di cittadini che lamentano il troppo rumore. Il Comune aveva invitato a verificare, tramite tecnico competente in acustica, i livelli sonori emessi e il rispetto dei limiti fissati dal piano di classificazione acustica, e si contesta l’installazione di impianti sonori per la diffusione di musica all’aperto, anche con diffide "ad interrompere con decorrenza immediata ogni iniziativa che potesse comportare il disturbo della quiete pubblica in orario notturno". Ma anche in questo caso, dice l’ordinanza, la ditta rimaneva inerte in merito a quanto richiesto. E visto il non aver "ottemperato a nessuna delle prescrizioni" l’ordinanza sanziona con un giorno di chiusura. Poiché questa sanzione scatta l’ottavo giorno dopo la notifica, avvenuta venerdì scorso, sabato prossimo i giovani frequentatori del Convivio lo troveranno chiuso.
"Mi dispiace – dice il titolare Cosimo Santini – anzitutto per i dipendenti, i clienti e i fornitori. Farci chiudere di sabato è un duro colpo, da un punto di vista economico. Siamo un locale notturno, e anche senza musica, la presenza di tanti giovani un certo rumore lo crea. Ma teniamo i giovani in paese, senza dover andare altrove, è un luogo di aggregazione".
Santini ripropone l’antica questione. Da una parte coloro che si lamentano perché "in paese non c’è nulla", "il centro è vuoto ed è diventato un dormitorio", dall’altra di chi invoca subito la quiete pubblica, e non solo per i locali presenti in centro – il Convivio non è l’unico, ce ne sono almeno altri tre-quattro – ma anche per le feste e gli eventi che si tengono d’estate. E, come accade ovunque, a cominciare da certe vie di Firenze, non è facile trovare un equilibrio tra esigenze diverse. Santini, che con le proprie attività è da qualche anno uno dei più vivaci imprenditori nel settore ristorazione e intrattenimento giovanile, e che da qualche mese ha avviato lavori di sistemazione nell’ex-cinema Martinelli, per farne un altro luogo di ritrovo per i giovani, ora è amareggiato: "Sto pensando al da farsi. Cambiare sede? Certo dovremo ripensare la nostra strategia".
Paolo Guidotti