Firenze, dai guasti ai guai del personale. Un treno su dieci è in ritardo

I numeri della Regione fotografano per il trasporto su rotaia un quadro molto preoccupante. E ora si accende la polemica anche sul passaggio delle corse alternative ad Autolinee Toscane

Treni

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Firenze, 16 dicembre 2022 - Da un lato ci sono i ritardi sui treni dei pendolari, dall’altro le preoccupazioni per il passaggio dei bus sostitutivi ad Autolinee Toscane. I numeri della Regione fotografano, per il trasporto su rotaia, un quadro ben poco idilliaco: l’indice di puntualità dei regionali è all’89,75%, indicando che più del 10% dei 770 mezzi in viaggio nei feriale arriva in ritardo di oltre 5 minuti. Fra le linee peggiori la Tirrenica Nord (13,95% dei treni in ritardo) e l’Aretina Firenze-Roma (13,89%).

Ma i disservizi (limitando lo sguardo ai collegamenti col capoluogo) non mancano neppure sulla Firenze-Siena (13,55% di treni in ritardo), la Firenze-Borgo San Lorenzo (10,29%), la Firenze-Borgo via Vaglia (10,11%), la Firenze-Pistoia-Lucca-Viareggio (9,07%) e la Firenze-Pisa (9,01).

La colpa è legata nel 49% dei casi a problemi di Rfi, ovvero a guasti all’infrastruttura, agli impianti o agli scambi. Un altro 25% dipende da Trenitalia, per problemi di personale, materiale rotabile guasto o preparato in ritardo. Infine, un 21% è legato a cause esterne, come eventi meteo o incendi. La Regione, con il presidente Giani e l’assessore Stefano Baccelli ha sollecitato provvedimenti, ma per ora i disservizi continuano.

«La situazione è inaccettabile – ha detto nei giorni scorsi il governatore - . Da mesi mi vengono rappresentati continui disagi. Ho chiesto gli uffici di predisporre gli atti per applicare le penali: è inconcepibile che la Regione con risorse proprie e nazionali metta a disposizione oltre 260 milioni di euro l’anno per un servizio che non è all’altezza". Nel frattempo, il dibattito si accende anche sui bus sostitutivi: non tanto quelli chiamati all’ultimo momento in caso di guasti, ma i mezzi inseriti stabilmente negli orari al posto dei treni, in tratte e orari con pochi passeggeri.

«Il servizio bus sostitutivo dall’11 dicembre è passato ad Autolinee Toscane - dichiara il consigliere Alessandro Capecchi, primo firmatario di un’interrogazione di Fratelli d’Italia in Regione – per un totale di 500mila Km. Chi ha un biglietto del treno dovrà pagarne un altro per il bus, mentre per gli abbonamenti la deroga è fino ad agosto. Fino a pochi giorni fa, tutto era gestito da Ferrovie, e ciò permetteva di utilizzare lo stesso titolo di viaggio sui vari mezzi".

«La modifica – spiega l’assessore regionale Stefano Baccelli – è legata a una norma nazionale, diventata esecutiva. Non ci saranno tagli né modifiche del servizio che è interamente confermato. Siamo intervenuti anche economicamente per garantire la validità dell’abbonamento, ma sul biglietto purtroppo non è possibile".

 

 

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