di Manuela Plastina
Nuova settimana, nuovi disagi per i pendolari del Valdarno. Ieri mattina in molti sono arrivati in ritardo a lavoro, scuola e università a Firenze. E non sanno neanche bene il perché. "Il treno 4092 con partenza da Arezzo e destinazione Santa Maria Novella – racconta Fabrizio – è partito in perfetto orario dalla stazione di Figline alle 8,22". Poi non si è ben capito cosa sia accaduto. "Instradato sulla linea lenta senza alcun motivo e senza alcun annuncio, è rimasto fermo per decine di minuti in mezzo al nulla prima di Sieci. Neanche il capotreno, che ho raggiunto personalmente, ne sapeva niente".
Solo dopo diverso tempo è arrivato l’annuncio, proprio dalla voce del capotreno: "Guasto ad un treno precedente", la motivazione ufficiale, ma senza spiegare come mai l’instradamento dalla direttissima alla lenta. Il treno è arrivato a destinazione con mezz’ora di ritardo.
"Solo allora abbiamo saputo che nessun treno precedente era guasto o ostacolava la linea", riferisce Fabrizio. Il problema potrebbe essere invece stato causato da un guasto alla linea elettrica dopo Compiobbi che ha comportato anche la soppressione del 18790 nella stazione di Pontassieve.
"Ci hanno detto che eravamo fermi per eccessiva presenza di viaggiatori – riferisce Cecilia, che viaggiava su questo treno -. Ci hanno poi fatto scendere tutti per cambiare mezzo". Ritardi e disagi, comunicazione scarsa se non addirittura sbagliata: il Comitato dei Pendolari del Valdarno sta annotando tutte le segnalazioni che arrivano dagli utenti: "Le porteremo sul tavolo di Regione, Rfi e Trenitalia del 9 ottobre" annuncia il portavoce dei pendolari Maurizio Da Re.