
Palazzo Vecchio partecipa al bando del ministero. Addio a catenarie e pali anche sulle linee T1 e T2.
Palazzo Vecchio guarda al futuro del trasporto pubblico con un occhio alla sostenibilità e alla bellezza. Con una delibera votata dalla giunta ieri l’altro, l’amministrazione Funaro ha deciso di partecipare a un bando da 20 milioni di euro del ministero delle Infrastrutture con un progetto ambizioso: convertire l’intera linea tramviaria all’alimentazione a batteria così da eliminare le catenarie dai tratti più delicati dal punto di vista architettonico, storico e paesaggistico. L’obiettivo è chiaro: ridurre l’impatto visivo nei luoghi di pregio, dal centro storico alle aree monumentali, senza rinunciare all’efficienza del servizio. Un equilibrio tra innovazione tecnologica e decoro, per una mobilità urbana che sia silenziosa e sostenibile. Il finanziamento, quindi, verrà utilizzato principalmente per i quarantasei convogli che circolano sulle linee T1 e T2 per adattare con le batterie anche i mezzi che attualmente circolano muniti di pantografo.
Il Comune parla di "rivoluzione del sistema tramviario" perché, una volta che le ’carrozze’ potranno circolare grazie alle batterie, si potranno avere collegamenti diretti tra i punti di partenza del tram e i capolinea senza che i paseggeri siano costretti a scendere dai mezzi per poterne prendere altri. Allo stato attuale, e secondo i progetti, la linea 3.2 Libertà-Rovezzano già prevede due tratte ’catenary free’, e sono quelle da Matteotti a Piave e da Verrazzano a Erbosa, per un totale di 3,1 chilometri, mentre la linea 3.2.2 avrà un’unica tratta per i tram a batteria: dalla fermata Mille a Campo di Marte per un totale di 1,2 chilometri.
"Coerentemente con le previsioni infrastrutturali – si legge in un documento dei progettisti – i tranta convogli delle linee 3.2.1 (Libertà-Bagno a Ripoli, ndr) e 3.2.2 saranno senza alimentazione da rete". La specificità del tracciato di queste due linee, che attraversano i viali abbracceranno l’area Unesco, ha quindi imposto un’attenta riflessione sull’impatto paesaggistico. Cosa che ha portato l’amministrazione fiorentina a partecipare al bando. la risposta del dicastero retto da Matteo Salvini è attesa nelle prossime settimane. "È un’opportunità importantissima per il nostro sistema tranviario che grazie a questa evoluzione potrebbe avere nuove modalità di esercizio ancora più funzionali per i cittadini. Con i nuovi tram a batteria e l’adattamento dei vecchi, potremmo collegare senza cambi i diversi capolinea alle estremità della città perché tutti i tram potrebbero operare su tutta la rete, inoltre questa novità permetterebbe di eliminare i pali in alcune zone di pregio del centro storico. Speriamo di ottenere il finalizzando, perché sarebbe un ulteriore salto di qualità per un sistema che è amatissimo dai fiorentini e che continua a crescere passo dopo passo con le nuove linee in corso di realizzazione", dichiara l’assessore alla Mobilità Andrea Giorgio.
AnPassan