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Cronaca

Traffico-incubo. Non ci resta che sperare

Sandro Rogari Dobbiamo tutti sperare che la control room di viale Fratelli Rosselli sia risolutiva perché la mobilità a Firenze...

Rogari

Dobbiamo tutti sperare che la control room di viale Fratelli Rosselli sia risolutiva perché la mobilità a Firenze è divenuta un vero incubo. Hai voglia a studiare gli orari e a impegnarti nella ricerca del momento giusto per partire. Il traffico è imprevedibile. Oggi, per esempio, ho fatto il mio tradizionale percorso in entrata che, ahimè, non può prescindere da viale Spartaco Lavagnini, piazza della Libertà e viale Matteotti. Non cito neppure il ritorno con uscita dal centro storico perché l’incubo è indicibile. Dovevo arrivare in centro presto e quindi alla partenza sono stato preso dall’angoscia.

Ho messo in conto d’impiegare un’ora per arrivare. Poi, come di consueto, ho ricordato che a Bologna si va in 35 minuti; che per andare a Roma basta un’ora e mezza. Mentre il tragitto ponte della Vittoria via Bufalini può divenire paragonabile a un viaggio incerto ed irto di ostacoli imprevisti. Inaspettatamente mi è andata bene. In mezz’ora sono arrivato alla meta. Incredibile. Roba che accade solo quando la città è in pausa, diciamo verso le 14: anche questo orario è frutto di accurato studio. Naturalmente le vere o presunte pause nel traffico sono attentamente studiate. Il pomeriggio, superate le 14,30, è tutto nefasto. Bisogna arrivare alle 20 per una tregua. Va meglio la mattina, verso le 11. Ma è un ragionamento probabilistico. In realtà, tutto è imprevedibile e aleatorio. Basta un intoppo prima o dopo il ponte della Vittoria e si va in blocco.

Io, con una miriade di concittadini, alimentiamo la speranza che conclusi i lavori della tranvia, che affliggono i grandi viali di circonvallazione, imprescindibili per i collegamenti cittadini, si chiuda un capitolo difficile della storia della vivibilità di questa città. Speriamo che la tranvia assorba tanto traffico. Speriamo che l’abitudine ad usarla entri nella consuetudine di vita dei fiorentini. Soprattutto speriamo presto, perché la sostenibilità di questa situazione ha davvero raggiunto il limite di rottura. Nel frattempo, ci affidiamo alla control room e alla sua capacità d’informare chi di dovere in tempo reale. Sul traffico e altro.