Tracciato per la prima volta il percorso pedonale lungo il fiume Pesa

L'impresa appartiene a tre giovani escursionisti toscani. La mèta è stata raggiunta dopo due giorni di cammino

I tre escursionisti

I tre escursionisti

Chianti (Firenze), 12 giugno 2020 - Si chiamano Daniele Mancini, Mirko Manetti e Gabriele Bianchini e sono i tre giovani escursionisti toscani che, per la prima volta, hanno tracciato il percorso pedonale lungo il torrente Pesa. Tra pendenze, anse, cascatelle e sentieri impervi che hanno interessato otto diversi territori della Toscana, hanno compiuto il primo viaggio alla ricerca del rivolo d’acqua che identifica l’origine del torrente Pesa. Un cammino lungo 64Km, quasi ininterrotto, vissuto all’aria aperta con il sorriso e il cuore green di tre amici uniti, dalla passione per l’attività escursionistica e l’amore per l’ambiente. Scarpe da trekking, zaino in spalla, navigatori satellitari e una buona dose di intraprendenza. Ai tre giovani escursionisti non è mancato proprio nulla, soprattutto motivazioni e temerarietà, per portare a segno un sogno coltivato da tempo e tradotto in un’impresa naturalistica alla ricerca del luogo in cui nasce uno dei fiumi più importanti della Toscana. Sostituendo bussola, barometro e carte topografiche gli escursionisti hanno fatto leva sulle potenzialità del Gps per tracciare ciò che nelle mappe digitali non esiste: il percorso perdonale che corre per l’intera lunghezza del torrente. Ci sono voluti due giorni di cammino, 64 Km percorsi e 1300 metri di dislivello per raggiungere la meta prefissata, il punto in cui sorge il torrente Pesa. Sono partiti dalla foce, esattamente dalla località Puntazza per arrivare a destinazione dopo circa 48 ore e scoprire la bellezza della sorgente della Pesa, situata sul monte San Michele a Radda in Chianti. Ogni cammino che si rispetti è un percorso di conoscenza trasversale che alla ricerca della meta fisica unisce l’esplorazione di sé attraverso i luoghi e le persone con i quali si entra in contatto. Daniele, Mirko e Gabriele sono stati i protagonisti di un’esperienza che, non solo ha permesso loro di identificare il percorso naturalistico ma ascoltare il silenzio "rumoroso" della natura e riflettere sull’importanza di tutelare il tesoro ambientale di questa area della Toscana salvaguardando la risorsa idrica e la biodiversità dell’ecosistema fluviale della Pesa. “Abbiamo cercato e trovato il sentiero esistente solo in parte, fino al Mulino di Botti, nel territorio grevigiano - raccontano i tre escursionisti - da lì lo abbiamo tracciato fino alla sorgente del Monte San Michele condividendo un’esperienza straordinaria che ha richiesto uno sforzo particolare soprattutto nell’ultimo tratto, tutto in salita, tra la località La Villa e Radda in Chianti. Nonostante le difficoltà, legate ai sentieri impervi e alla vegetazione boscosa, il nostro impegno è stato ripagato da momenti di grande emozione. E alla fine abbiamo individuato un passaggio sicuro e semplice con l’obiettivo di presentare il percorso ai Comuni rivieriaschi e poter lavorare insieme sulle importanti opportunità turistico-ambientali della Pesa, caratterizzato da un patrimonio florofaunistico di grande pregio”. L’esperienza intrapresa dai volontari che fanno parte del più ampio gruppo degli Amici della Pesa è stata accolta con grande favore da tutti i Comuni interessati dal progetto ed in particolare dai Comuni di Barberino Tavarnelle, Greve in Chianti e San Casciano in Val di Pesa che stanno portando avanti con i vicini di casa e il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno gli obiettivi, le strategie e le azioni del Contratto di Fiume.

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