Maturità, il giudizio del prof: "Tracce interessanti e attuali. Molti gli spunti"

Parla il professor Gaetano Morelli, docente in pensione di Italiano, latino e greco: "Nessun ragazzo si sarà trovato a corto di argomenti. Bene poi che sia entrato il tema della musica"

Il professor Gaetano Morelli

Il professor Gaetano Morelli

Firenze, 22 giugno 2022 - “Tracce molto attuali ed interessanti. Offrivano ampia scelta e sicuramente possibilità per tutti”. Promuove appieno gli argomenti proposti per il tema di Maturità il professor Gaetano Morelli, docente in pensione di Italiano, latino e greco. Ha insegnato al liceo classico Dante. “In passato sono state proposte tracce eccessivamente scolastiche. Queste, invece, mi hanno pienamente convinto perchè hanno abbracciato tutti i problemi che stiamo vivendo: dalla pandemia ai rischi del virtuale, e poi la complicata situazione climatica, il valore terapeutico della musica ed il ritorno alla semplicità bucolica che troviamo nella poesia del Pascoli, dove però s’insinua quella ‘via ferrata’, quella modernità che non offre la stessa pace di quel paesaggio idilliaco della prima strofa”, la riflessione del docente.

“Bellissimo poi che la musica sia entrata tra le tracce della prima prova scritta - aggiunge -. La musica ingentilisce l’animo umano e, come lo sport, rappresenta per i giovani un importante appiglio per non cadere in quei ‘paradisi artificiali’ che portano solo conseguenze negative”. Che dire poi della traccia su Verga? “Nedda è una delle novelle che meglio rappresentano il Verismo - osserva Morelli -. In quelle righe colpiscono i lineamenti ed i colori della ragazza mediterranea, il nostro mare in cui purtroppo approda chi fugge da guerre e povertà. Nedda simboleggia quel mondo meridionale, tutt’ora sempre vessato, non toccato da quella ‘buona sorte’ avuta dal nord. Insomma, anche in questa traccia gli spunti con l’attualità sono moltissimi. Nedda ben rappresenta gli umili, gli ultimi. E se gli umili manzoniani avevano almeno Dio cui appigliarsi, ben più triste è l’esistenza dei poveri ritratti da Verga, destinati inesorabilmente a rimanere ultimi”. E se il tema storico “di solito aveva pochissimo appeal”, ben diversa la traccia che stamani si sono trovati di fronte i maturandi. “Chi non conosce Liliana Segre?”, si chiede l’insegnante. Che conclude: “Stavolta le tracce erano proprio ‘architettate’ bene. Ricchissime di collegamenti e di interconnessioni, anche l’una con l’altra”.

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