Tra palazzoni e mille cognomi nessuno sa chi vive accanto

"Ma dove pensate che viviamo? Qui ci sta tutta gente perbene e tranquilla, io non lo so chi ha sparato. Non conosco nessuno che fa queste cose". Caldo feroce, aria di gomma bollente, non passa un’anima sui marciapiedi in fondo a via Baracca dove Firenze si perde un po’ tra palazzoni con campanelliere imbottite di cognomi attaccati con lo scotch, lavanderie automatiche, mini market e auto che sfrecciano sotto il ponticino della ferrovia verso la Pistoiese senza toccare mai il freno.

Qui, nell’ultimo palazzo della strada che si affaccia sui treni regionali che corrono verso la Piana "qualcuno ha sparato per le scale". Ci vuole almeno un’ora, il via vai di forze dell’ordine e l’affastellarsi di telecamere, perché il quartiere inizi a raccapezzarsi.

"Tensioni qui? Io non lo so, ma non ho mai visto nulla di pericoloso" affretta il passo una signora che porta a spasso un cane con la lingua di fuori per la canicola. Nel palazzone, un interno ben visibile dalla strada, qualcuno si affaccia in terrazza in mutande e canottiera. "Ho sentito dei botti ma ero a dormire per il caldo, non so altro" dice un anziano al balcone. Quasi nessuno ha visto nulla e c’è da crederci vista l’ora e la velocità dei fatti.

"C’è stata una sparatoria tra persone che abitano nel mio palazzo? – chiede ancora una donna incredula – Io qui non conosco quasi nessuno anche se ci abito da un pezzo. Come impossibile? Ma lo vedete quanta gente ci sta, quanti nomi sui campanelli? Tantissimi sono stranieri e si fanno gli affari loro, non parlano mica con noi vecchi della zona. Poi è un andirivieni continuo, ogni pochino arriva gente nuova". Qualcuno ha voglia di parlare, ma la gran parte della gente tira dritto. "Mi intervistate? No, no io mi fo gli affari miei. Però una cosa ve la chiedo, ora non ricominciate a dire che a Novoli c’è delinquenza e che si vive male, perché queste cose possono succedere anche in piazza del Duomo...".

All’improvviso passa un ragazzo appena sceso da una macchina. Cammina a testa bassa, sguardo teso e non ha voglia di parlare. Bofonchia solo un ’lo stanno operando, fatemi passare’. Accende uno scooterone e si butta in strada sparendo verso il viale Gori.

Emanuele Baldi

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